Trail di Santa Croce: Cecilia Mora cala il tris di vittorie, Carmela Vergura 3a, Marco Zarantonello leader al maschile – Bogliasco (GE)

Di GIORGIO PESENTI ,

podio_femminile_trail_santa_croce.jpg (foto Malusardi)
podio_femminile_trail_santa_croce.jpg (foto Malusardi)

Di Giorgio Pesenti

Su un percorso di Km 50.3, con un dislivello complessivo di 5266 metri, le aquile della Valetudo skyrunning rosa Cecilia Mora e Carmela Vergura si sono espresse a ottimi livelli agonistici sui monti Liguri, e come dice la citazione del trail: “per passare dal blu del mare all’azzurro del cielo”.

Nella classifica generale sono presenti 108 corridori “del mare e del cielo”. Nella competizione rosa la Valetudo Mora Cecilia ha concluso i suoi 50 km con il tempo di 6h08’05”, 2^ Oliveri Virginia in 6h45’46” team Salomon Carnifast, 3^ la coriacea Valetudo rosa Carmela Vergura in 6h53’30”, le due Trailers rosa Valetudo saranno sicuramente protagoniste nella 3^ prova del nostro circuito International Valetudo Mountain Running che si correrà in Romania sabato 5 maggio a Moieciu de Sus.

Nel gara maschile ai primi tre posti tre atleti della Salomon Carnifast: 1° Zarantonello Marco in 5h11’42”, 2 pari merito Ansaldo Davide e Barnes Pablo in 5h27’42”.

Nel 2011 la Ceci commentava cosi il trail di Santa Croce.

“La vita di ogni persona è un dono per sè e per gli altri. Lo è per chi vive fino a cento anni così come lo è per chi invece purtroppo scompare in giovane età come Giulia, lasciando comunque un vuoto.

Il bene che è stata la sua presenza per i famigliari e per gli amici è una cosa che non si può cancellare, ma anzi bisogna recuperare continuamente e quindi è giusto e ricordarla in un momento conviviale come questa manifestazione sportiva.

Ricordiamo lei per ricordare a noi stessi che ogni istante, ogni passo, ogni respiro di fatica, ogni sorriso ed ogni gioia, ma anche ogni lacrima sono come un avvicinarci al vero traguardo della vita che è la felicità, che è il nostro cuore presente e verso la quale siamo comunque condotti, per quanto imprevedibile possa essere la strada di ciascuno.

Aggiungo solo a noi "grandi", genitori, adulti: "...impariamo ad ascoltare i nostri bambini, i nostri ragazzi, a trovare il tempo per le loro curiosità per i loro dubbi, e non smorziamo l'entusiasmo e la meraviglia per le scoperte che fanno per quanto a noi possano sembrare semplici, nulla è banale per il cammino della loro vita.

E lasciamo che quando sbagliano, "cadono", siano a rialzarsi con le loro forze, senza nessun giudizio, ma pronti a porgere la mano se ce lo chiedono..." e ai bambini e ai ragazzi va il mio augurio, ricordando che la vita riserva sempre delle belle sorprese, delle belle soddisfazioni, anche quando meno ce lo si aspetta, di non accontentarsi, di mirare in alto, ma di saper scegliere per che cosa vale la pena chiedere di più.”

In allegato la classifica completa

Questo invece il racconto di Carmela Vergura

E’ nel momento stesso in cui mi vesto di pantaloncini, maglia, scarpe e zainetto, il trail entra nel mio spirito.

Mi sento un folletto alla ricerca di terre sperdute e di tesori nascosti nei boschi, e corro mentre la pioggia comincia a cadere prima in maniera dolce, poi più fitta e infine seriamente. Si parte dal livello del mare del paese di Bogliasco, alle ore 7 del mattino, primo scollinamento dopo 9 chilometri, il Monte dell’Uccellato 828m è “la zona più panoramica dell’intero percorso, con panorami che coprono l’Appennino quasi a 360° con scorci notevoli su Alpi Liguri, Alpi Apuane e Appennino Toscoemiliano”, si scende di nuovo a livello del mare, lunghi traversoni da una valle all’altra fanno scoprire agli occhi della sottoscritta angoli della Liguria mai visti, e i profumi delle piante liguri si mescolano ai profumi del mare trasportati da un vento che fa danzare le nuvole con la nebbia. Il mio spirito corre  sereno, ascolto la musica e seguo le bandelle e le tracce del percorso, ottimamente segnato, per terra compaiono anche le scritte TSC, Trail Santa Croce. I chilometri sono tanti, quest’anno è la prima volta che affronto i 50 di lunghezza, scorrono in fretta perché il percorso è piacevole. Sarà perché è di quelli che piacciono a me, nervoso, con lunghe salite e discese abbastanza tecniche, single track da percorrere con attenzione.

Si va alla scoperta di paesini arroccati e poco distanti dal mare, l’elemento acqua è sotto di noi, immenso, incredibilmente grande. Si nasconde e si rivede, in un gioco simpatico della natura ligure. I tantissimi posti di controllo fanno si che non ci si senta mai soli in gara, l’organizzatore, nella persona simpaticissima di Giorgio, ha pensato soprattutto alla sicurezza dei concorrenti, ed è sicuramente una nota molto positiva. Al 37 km la salita più lunga, si arriva a quota 800 metri, e sul crinale lo spettacolo che si intravede tra una goccia di pioggia e una schiarita tra le nuvole è bellissimo. La discesa a perdifiato mi fa sorridere di quello che ho ammirato oggi, sette chilometri sino al traguardo, pieni di insidie e di scalini mi riportano a Bogliasco. Ultimi metri quasi a ridosso del mare, infine l’arrivo e il sorriso da sotto la barba di Giorgio, a cui vanno i miei complimenti per un trail molto bello e vissuto intensamente:

“ La mulattiera è l'essenza di questo trail con tratti selciati conservati ancora oggi, antichi ponti, mulini, uniti a paesaggi e panorami fantastici.
Non siamo andati, direi volutamente, alla ricerca di un dislivello che forse è una chimera.
L'altimetria è il risultato naturale della sequenza delle antiche mulattiere, dove fatica ne facevano sicuramente più di ora”, questa frase di Giorgio mi aveva colpito leggendo i commenti sul sito del trail.

Devo cambiarmi e vedo la mia amica Cecilia già vestita che chiacchiera con altri amici di gara, anche lei folletto per un giorno in Liguria.

  • Sono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.

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