Sierre Zinal: vincono il keniano Kiriago e l’americana Laukli, Xavier Chevrier ottavo e Alice Gaggi quinta

Si è corsa sabato 12 agosto in Svizzera la Sierre Zinal, la regina delle corse in montagna, la “maratona di New York” del mountain running. La gara dei cinque 4000, così definita anche se si vedono ma non si salgono, era tappa del circuito Golden Trail World Series e del circuito Valsir Mountain Running World Cup, con tutti i migliori corridori di montagna al via, Kenia compreso che ancora una volta fa la parte del leone

E infatti il duo keniano che aveva già dominato i Mondiali di Innsbruck, è partito con la velleità di battere il record di Kilian, 2h25’, che a questo punto assume i contorni dell’impresa di un extra-terreste. A vincere il meno accreditato dei due corridori africani, Philemon Kiriago che in 2h27’27” regola il compagno di club e nazionale Patrick Kipngeno al secondo posto in 2h28’50”, con il terzo gradino del podio che va all’altro keniano Kevin Kibet ma staccato di 6 minuti con 2h34’16”. Al francese Sylvain Cachard la medaglia di legno e il primato dei corridori bianchi, seguito in quinta posizione dallo svizzero Roberto Delorenzi.
Top ten per i due nostri migliori corridori di montagna, Xavier Chevrier 8° in 2h36’57” e Cesare Maestri 10° in 2h37’46”. Si distinguono anche Daniel Pattis 20° in 2h43’39”, Christian Minoggio 26° in 2h46’14” e Marco Filosi 27° in 2h46’42”.

Ancora un’americana a spezzare il dominio delle keniane come ai Mondiali di Innsbruck, questa volta a vincere è Sophia Laukli in 2h53’17” che relega sui gradini bassi del podio Joyce Muthoni seconda in 2h57’19” e Philaries Kisang terza in 3h01’06”. Qui la medaglia di legno la vince la cinese Miao Yao in 3h04’05”, che precede la migliore delle azzurre, una splendida Alice Gaggi quinta in 3h05’38”, quindi dopo una top ten composta nell’ordine da Brinkman, Florea, Mclaughlin, Pooley e Murigi, la torinese Camilla Magliano conquista un ottimo 11° posto in 3h11’55”.