Royal ultraskymarathon Ceresole Reale (TO): i reali del Gran Paradiso sono Raffaella Miravalle e Fulvio Dapit, vincitori della gara e del titolo nazionale Fisky

Di GIORGIO PESENTI ,

Fulvio Dapit e Raffaella Miravalle vincitori Royal e campioni italiani di ultra skymarathon (foto fb Pesenti)
Fulvio Dapit e Raffaella Miravalle vincitori Royal e campioni italiani di ultra skymarathon (foto fb Pesenti)

In uno scenario scioccante per la sua unica bellezza si è purtroppo conclusa questa immancabile corsa del cielo nel parco naturale del Gran Paradiso, dono prezioso dei reali di casa Savoia. A rendere questa giornata davvero speciale per lo skyrunning nazionale e internazionale ci ha pensato il meteo che dopo il temporale della vigilia ha pulito il cielo in una forma quasi perfetta regalando ai partecipanti scenari d’alta quota di rara bellezza. Le punte del Gran Paradiso hanno formato un museo di roccia a cielo aperto, queste maestose vette sembravano degli immensi torrioni messi li per proteggere la nostra avanzata verso la meta. Due le competizioni in programma la Ultrasky di 54 km per un dislivello complessivo di 8000 metri e la Rocsky di 32 km per un dislivello complessivo di oltre 4000 metri.

La partenza dei 137 classificati nella lunga e 111 della Rocsky è avvenuta nello scenario lunare presso il lago del Teleccio a quota 1924 sul livello del mare, i piedi dei corridori del cielo sono stati lasciati liberi di correre alle ore 07,00 quindi gli skyrunner hanno dovuto fare sveglia e colazione alle quattro del mattino. Queste due magnifiche gare presentavano delle difficoltà altimetriche, tecniche e cronometriche di livello per lo skyrunning di valore assoluto quindi 36 atleti hanno dovuto ammainare bandiera bianca. Le più interessanti difficoltà tecniche per assaporare e gustare il vero skyrunning erano concentrate soprattutto nella parte iniziale delle due gare, e il temuto colle dei Becchi ha mostrato tutta la sua asprezza, superare i suoi enormi sassoni ammassati naturalmente da madre natura è stata un’impresa molto ardua, quest’anno poi sul colle dei Becchi era presente poca neve per cui le taglienti fessure tra i vari sassoni erano pronti a creare qualche problema di troppo e a malincuore in discesa non abbiamo potuto avvalerci dello scivolamento del nostro fondoschiena.

La ultrasky ha avuto due skyrunner-stambecchi inavvicinabili: la guardaparco di casa Miravalle Raffaella e Fulvio Dapit. Miravalle dell'Atletica MonteRosa ha fatto suonare la fanfara dei bersaglieri presente all’arrivo dopo 7h04’50” siglando il nuovo record della gara, Raffaella nella classifica assoluta si è posizionata al quinto posto, argento e bronzo per due aquile della Valetudo Brizio Emanuela 7h32’42”, settima assoluta, e Manzoli Emanuela 9h13’36”. Nella gara maschile primo Fulvio Dapit in 6h33’58” team Crazy Idea la Sportiva a pochi attimi per stabilire il nuovo record del tracciato, secondo Giuliano Cavallo 6h42’04” team Salomon Isostad, bronzo e quarta medaglia per due aquile Valetudo, Claudio Garnier 6h43’13” e Belinghieri Clemente 6h48’41”. Con il ventunesimo posto in classifica generale il bergamasco Valetudo Gritti Luigi conquista il titolo nazionale di ultra skyrunning FIsky over 50 primavere. Nella gara Rocsky rosa ha vinto Lucchini Isabella in 4h50’15” nella gara maschile ha trionfato il Kratos Fenaroli Maurizio in 3h25’52”, terzo classificato il bergamasco Carrara Luca 3h51’06 e 59° Pesenti Giorgio.

Di Giorgio Pesenti

  • Sono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.

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