Maratona di New York: le interviste ai protagonisti della gara maschile

Di ALBERTO ,

pro men 18
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Ecco le dichiarazioni dei protagonisti della gara maschile :

MARILSON GOMES DOS SANTOS: sono motlo soddisfatto della gara di oggi, mi piace gareggiare a New York ma la gara è stata molto dura. Come avevo affermato nella conferenza stampa di venerdì, ero pronto a correre davanti, e ci ho provato. Desidero ringraziare gli organizzatori che mi hanno invitato alla gara e il pubblico, che mi dona sempre la sensazione di spingermi sulle gambe. La maratona è sempre un evento difficile da gestire e da prevedere, ne ho viste tante decise negli ultmi minuti, negli ultimi metri, quindi non bisogna mai perdere la speranza. Bisogna continuare a rpovarci ed è ciò che ho fatto io anche quando avevo un distacco di 6 e 7 secondi. Ero concentratissimo, e questa è la ragione che mi ha permesso di raggiungerlo e superarlo. Non ho mai saputo con precisione quanto fossi cronometricamente distante, ma continuavo a vederlo e avevo l'impressione che il divario fosse colmabile. Già la vittoria del 2006 mi ha dato una grande notorietà in brasile, anche i bambini ormai mi riconoscono; in quell'occasione fui accolto in patria con una grande parata di festeggiamenti; magari si ripeterà anche quest'anno.

ABDERRAHIM GOUMRI: Anch'io sono molto contento del mio risultato odierno. Speravo sinceramente di vincere ma ho commesso degli errori, il secondo posto è comunque un buon risultato, ma spero di tornare presto a gareggiare a New York per tentare la vittoria. Venerdì avevo affermato che avrei attaccato dopo il trentesimo km, invece sono partito prima e ne ho sofferto. Il vero problema è stato che mi sono venuti meno i liquidi, non ho bevuto abbastanza durante la corsa. Era molto fresco e mi è mancato lo zucchero, le scorte nel mio organismo sono scese. Certo, quando ero con Marilson, nella First Avenue, mi sentivo molto bene, sentivo che avrei potuto vincere. Quando lo ho distanziato di 10 o 15 secondi ho pensato "oggi è il mio giorno !". Ma nella fase finale, quando mi sono girato e ho visto Marilson avvicinarsi ho pensato "vincerà lui oggi".

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