VerticaLaser: vittorie con record per Massimo Farcoz e Ornella Bosco nel Km Verticale di Inverso di Vico Canavese (TO)

Di GIANCARLO COSTA ,

Il vincitore del Verticalaser Massimo Farcoz  (foto Perino)
Il vincitore del Verticalaser Massimo Farcoz (foto Perino)

Terza edizione del Km Verticale della Valchiusella, il Verticalaser di Inverso di Vico Canavese, Memorial Mauro Caffaro, che a 3,8 chilometri di sviluppo abbina 1000 metri di dislivello positivo. Gara che al terzo anno cresce sia per numeri che di qualità di partecipanti, per la gioia degli organizzatori, la pro loco e il comune di Meugliano, la Podistica Valchiusella, gli Alpini di Vico e la famiglia Benone con la trattoria L'Mulin, che per l'occasione sfoggiavano una originale maglia con la seguente scritta: “Mi chiedi perchè vado in montagna? Se me lo chiedi non lo saprai mai.” Questa è la filosofia con cui si affrontano queste gare, brevi ma durissime e intense, dove ci si misura non solo con gli avversari, ma con il cronometro, con la pendenza del tracciato, per arrivare lassù dove cielo, pietre ed erba si fondono in una linea immaginaria, la corsa a fil di cielo. E non bisogna nemmeno andare troppo in alto per raggiungere quest'obbiettivo. La partenza odierna era ai 750 metri della trattoria l'Moulin di Inverso di Vico Canavese in Valchiusella, mentre l'arrivo era all'Alpe Fontana, sulle pendici del Mont Liun a quota 1750 metri. Gara ruspante dunque, con la nebbia che andava e veniva, una prima parte verticale tra i boschi, al quale seguiva il sentiero montano che si addolciva verso l'arrivo con gli ultimi 500 metri su una corribile strada poderale che portava al traguardo.

Partenza brillante con il vincitore della passata edizione, Alex Romagnolo che ritornava a gareggiare dopo un lungo periodo di stop per pubalgia, che si metteva in testa al plotone dei concorrenti a far l'andatura. Lo marcava stretto Massimo Farcoz, che dopo i primi 400 metri di dislivello, approfittava del primo tratto più corribile per iniziare ad allungare prendendo qualche metro a Romagnolo, scavando un solco progressivamente sempre più ampio fino al traguardo.

Traguardo che tagliava in 39'26”, che per Massimo Farcoz, promessa della corsa in montagna valdostana e nazionale, in forza al Pont Saint Martin di patron Erminio Nicco, significava vittoria e nuovo record del percorso. Seconda piazza per l'ottimo Alex Romagnolo, che comunque più o meno ripete il tempo del 2013, in 42'03”, con Luca Gronchi che completa il podio 3° in 42'14”. Completano la top ten Matteo Savin 4° in 43'30”, Andrea Basolo 5° in 44'31”, Vuillermoz Diego 6° in 44'54”, Giancarlo Costa 7° in 45'28”, Fabrizio Attardi 8° in 46'16”, Enzo Peraldo 9° in 46'44” e Roberto Giachino 10° in 46'54”.

Nella gara femminile ennesima grande prestazione di Ornella Bosco della Libertas Forno, che con una partenza a razzo mette subito in difficoltà il talento emergente della corsa in montagna piemontese, Cristina Dosio (fresca vincitrice di una gara come la Biella-Camino per esempio), attaccandola sul ripido e aumentando il distacco nel finale. Anche per lei vittoria e nuovo record del percorso, in 45'32”, con un podio di livello completato da Cristina Dosio seconda in 49'18” e da Raffaella Miravalle terza in 50'11”, più staccate Cinzia Usseglio quarta in 57'26” e Paola Morlino quinta in 1h00'15”.

In allegato le foto della gara e la classifica completa.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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