Maratona di Sant'Antonio, polemiche dopo le parole di Giovannoni

Di MARCO CESTE ,

Maratona di Sant'Antonio
Maratona di Sant'Antonio

All’evento mancano più di quattro mesi, ma le polemiche sono già esplose. E l’evento non è certo una sagra di paese o una gara da parchetto sotto casa, bensì una maratona che richiama ogni anni atleti di livello internazionale. E in tutto, sono sempre migliaia che accorrono per prendere parte a una delle 42,195 chilometri più sentite e partecipate del nostro paese. È la Maratona di sant’Antonio, che nel 2011 si disputerà il 17 aprile, ovviamente a Padova.

Le polemiche sono iniziate ieri, dopo le parole del leghista Pietro Giovannoni. La sede era quella del Consiglio Provinciale e si stava discutendo dell’organizzazione del percorso per la maratona edizione 2011. Come sempre, i punti più spinosi da affrontare sono quelli dei contributi ed è qui che Giovannoni ha pensato bene di esternare il suo pensiero: «Basta contributi per queste manifestazioni, per vedere sempre correre e vincere africani in mutande». Ovvio, il putiferio sollevatosi dopo tali parole.

Volendo non toccare minimamente l’ambito politico, ma preoccupandoci solamente di quello sportivo e umano, è da giudicarsi di enorme gravità una simile dichiarazione. Che va contro lo sport ed è razzista.

Più tardi, Giovannoni ha cercato di aggiustare il tiro, non parlando del colore della pelle degli atleti ma dei loro ingaggi. Però, con la sua nuova dichiarazione, ha forse peggiorato ulteriormente la situazione. Ha infatti detto: «È banale e inadatto spendere il denaro pubblico per una manifestazione nella quale la gente va a festeggiare e fare una camminata. Una delle voci di spesa della gara è rappresentata dall’ingaggio dato ad atleti che fanno di questo sport una professione. Quindi, la scusa di una grande camminata di massa viene rovinata e inquinata da professionisti che vengono a correre perché sono lautamente pagati».

Il problema degli ingaggi è però tutta un’altra questione, che va affrontata in maniera differente. Il problema è che con queste dichiarazioni si è fatta offesa allo sport e una maratona storica e prestigiosa come quella di sant’Antonio, che rappresenta un importante evento sportivo e sociale. Alla gara partecipano sempre maratoneti fra i migliori a livello internazionale e, quasi sempre, sono quelli africani a vincere. Questo, semplicemente perché i maratoneti africani sono i più forti al mondo.

Marco Ceste

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