Gran Raid du Cromagnon: da Limone Piemonte a Cap D’ail, alla ricerca dei propri antenati

Di GIANCARLO COSTA ,

Il logo del Cromagnon
Il logo del Cromagnon

Venerdi 22 giugno 2012 l’aquila Valetudo Carmela Vergura, pugliese di nascita, ma piemontese di adozione, prenderà parte assieme ad altri 450 trailer alla 10a edizione del Gran Raid du Cromagnon. Alle ore 5.00 di sabato mattina 23 giugno si partirà dal piazzale di Limone Piemonte, Italia, e dopo una lunga “galoppata” di 115 km attraverso le Alpi Marittime, con 5.900 m D+ e 6900 m D-, cercherò di oltrepassare il traguardo previsto a Cap D’Ail, Cote D’Azur, in Francia .

Dopo un primo tratto attraverso le fortificazioni che sono state costruite alla fine dell’800 sino alla Seconda Guerra Mondiale, a difesa dei confini italiani dagli attacchi francesi, si percorre una buona parte del Parco del Mercantour, zona nella quale è proibito utilizzare i bastoncini da trekking.

La durezza del percorso è evidenziata dai seguenti numeri: 90 km sono da percorrere sopra i 1000 metri, 57.7 km sopra i 1500 metri, 29,4 km sopra i 2000 metri

Tra i tanti pensieri che mi stanno accompagnando verso il Gran Raid, il primo è la speranza nel bel tempo, considerando che gli ultimi anni le edizioni di questa gara non sono state molto fortunate. Spesso interrotta e addirittura annullata per maltempo.

E’ il Trail di Marco Olmo, lo ha vinto per 6 anni di seguito quando, ancora sconosciuto, ma già in età matura, dettava legge su queste massacranti e affascinanti allo stesso tempo. Il Marco Olmo che vincerà anche ben due edizioni dell’Ultra Trail Monte Bianco, all’età di quasi 60 anni.

Il Cromagnon, un nome che è stato rubato alla storia: siamo nell’età del bronzo, 4500 anni fa, il Monte Bego è la sede del Dio del fulmine, in cima alla montagna tantissimi pellegrini si recavano per implorare di far smettere le piogge e le tempeste; i viandanti incidevano sulle pietre: immagini, oggetti e animali per esaudire i loro desideri. Tra le tante incisioni ritrovate sulle pietre, una in particolare è stata oggetto di studio: è l’immagine di un uomo che inconsapevolmente è diventato il logo del Gran Raid del Cromagnon. Ogni anno 450 “pellegrini–atleti” passano vicino alla montagna sacra, e quest’anno, beh… spero di passarci anche io e ripercorrere con i miei passi un pezzo di storia e di entusiasmarmi ancora una volta sui sentieri della storia e della natura. (Carmela Vergura)

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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