Emilius 3559: selvaggio, unico, essenziale, si corre sabato 15 luglio

Di GIANCARLO COSTA ,

Emilius 3559 apertura
Emilius 3559 apertura

Tutto pronto sul Mont Emilius e a Charvensod per quella che sarà l’edizione zero di una corsa definita giustamente dagli organizzatori “selvaggia, unica, essenziale”. Da Charvensod alla vetta del Mont Emilius (quota 3559 metri) ci sono 3000 metri di dislivello e 17 km di strade poderali, sentieri e pietraie di una montagna imponente che sovrasta la Becca di Nona e insieme a quest’ultima sovrasta la città di Aosta.
Le coppie sono definite, i sentieri sono in fase di pulizia e ripristino, e tra l’altro sono chiusi in questi giorni e così come la via normale il giorno della gara per ordinanza del Comune di Charvensod, il programma è pronto ed è arrivato anche l’importante coinvolgimento dell’Unité des Communes Valdôtaines Mont-Émilius. Sono giorni caldi, e non solo in senso metaforico, per il Comune di Charvensod e l’ASD Becca di Nona 3142 in vista dell’edizione zero dell’Emilius 3559, il primo K3000 valdostano in programma sabato 15 luglio.

Una gara dura, selvaggia, ma anche unica, diversa: una competizione, ma anche un’occasione per riscoprire un approccio alla montagna più intimo. “L’Emilius che guarda, insieme alla Becca di Nona, Charvensod, Aosta e tutta la plaine, la cui vetta tanti hanno raggiunto, raggiungono e continueranno a raggiungere, è ora il traguardo del primo K3000 in Valle d’Aosta – dichiara Ronny Borbey, sindaco di Charvensod. Vogliamo che questa salita porti i concorrenti ad avere un contatto profondo con la natura e con loro stessi perché la montagna è, anche, introspezione, contemplazione e educazione a vincere limiti e paure. Charvensod vuole favorire il contatto con la natura, capace di generare emozioni ed esperienze, e l’Emilius 3559 è uno di questi contatti”.

“Siamo emozionati, un po tesi, ma determinati. – ci dice Laurent Chuc anima e cuore dell’Aosta Becca di Nona Skyrace e organizzatore dell’Emilius 3559 – Stiamo ripulendo e mettendo in sicurezza la via normale del Mont Emilius dal Rifugio Arbolle alla vetta. E’ paradossale dirlo, ma ci preoccupa il gran caldo previsto in questi giorni e nel giorno della gara, ma siamo sicuri che i 100 atleti che abbiamo selezionato hanno capacità ed esperienza per cavarsela nelle corse più estreme e così sarà anche sull’Emilius. La via della vetta sarà aperta solo per i concorrenti per motivi di sicurezza, ma invitiamo tutti gli spettatori e gli accompagnatori alla festa finale al Rifugio Arbolle. Buona gara a tutti.”

I partecipanti
Cinquanta coppie, invitate o selezionate in base al curriculum, si sfideranno sul percorso da 17 km e 3000 m di dislivello che dal campo sportivo di Plan-Félinaz porterà ai 3559 metri del Mont-Émilius passando per il rifugio Arbolle (dove c’è un cancello orario dopo 2 ore e 30 minuti) attraverso la via normale. La gara si svolge in completa autonomia, senza ristori se non alcuni punti idrici, con obbligo di uso del casco nella parte alta del percorso (dal lago Gelato in su) e con la presenza delle guide alpine a garantire la sicurezza.
Tanti i nomi importanti e da tenere d’occhio, in particolare nella gara maschile, dove si trovano atleti esperti e giovani leve per un interessante scontro intergenerazionale. I favoriti d’obbligo sono Alex Déjanaz e Dennis Brunod, entrambi già vincitori delle gare dell’Aosta-Becca di Nona, ma occhi puntati anche sui francesi Julien Michelon e Yoann Sert e sulle coppie Lorenzo Rostagno e Fabio Cavallo, Nicolas Statti e Elwis Pieiller, Simone Cappelletti e Giuliano Cavallo, Denis Trento e Didier Chanoine. Ci sarà anche un atleta che ha fatto la storia dello skyrunning, Ettore Champrétavy insieme al figlio André, e l’ex allenatore di Coppa del Mondo sci di fondo Paolo Riva insieme a Luca Frutaz. Otto le coppie miste, dove la sfida è aperta in particolare tra la campionessa Gloriana Pellissier con il marito Massimo Junod, Chiara Pino con Emanuele Giannelli e Marina Cugnetto con Francesco Carrara. Si giocheranno la sfida femminile Lorella Charrance e Emilie Collomb da una parte e Francesca Travi e Sabrina Bendotti dall’altra.

Il programma
Venerdì 14 luglio la consegna dei pettorali dalle 17 alle 20.30 nella Sala consiliare del Comune di Charvensod, poi sabato mattina si fa sul serio: alle 6.30 il ritrovo degli atleti, che partiranno alle 7 dal campo sportivo Guido Saba di Plan-Félinaz. L’arrivo dei primi in cima all’Emilius è previsto attorno alle 10, alle 11.30 quello degli ultimi. A seguire, al Rifugio Arbolle ci sarà il pranzo e, alle 14, le premiazioni.

Il sentiero
In questi giorni inizierà la pulizia e la messa in sicurezza del sentiero che dal Rifugio Arbolle porta all’Emilius attraverso la via normale, e che sarà così ripristinato per tutta l’estate anche per gli escursionisti. Il sentiero sarà quindi chiuso tramite ordinanza comunale nei giorni di venerdì 7, lunedì 10, martedì 11, mercoledì 12 e giovedì 13 luglio. Sempre con un’ordinanza comunale nel giorno della gara sarà chiusa la via normale all’Emilius.
Il coinvolgimento dell’Unité des Communes Valdôtaines Mont-Emilius
L’Emilius 3559, che gode del contributo dell’Office du Tourisme della Regione Autonoma Valle d’Aosta, ha ricevuto anche il sostegno dell’Unité des Communes Valdôtaines Mont-Emilius, che racchiudei Comuni di Brissogne, Charvensod, Fénis, Gressan, Jovençan, Nus, Pollein, Quart, Saint-Christophe, Saint-Marcel. “Come Unité sosteniamo questo tipo di iniziativa perché contribuisce alla valorizzazione del nostro territorio – spiega Michel Martinet, presidente dell’Unité des Communes Mont-Emilius. Si tratta della prima gara di questo tipo, motivo per il quale abbiamo aderito con piacere e convinzione”.

Fonte organizzazione

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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