Canada Trail a Creemore

Di GIANCARLO COSTA ,

foto thelimberlostchallenge.com
foto thelimberlostchallenge.com

Di Carmela Vergura

Le prime immagini del Canada viste dall'aereo sono stati i grandi laghi, un’enorme vastità di acqua unitamente alla quantità della natura. In Canada esistono oltre 400000 mila laghi, tra grandi e piccoli. Era da un anno che gustavo idealmente questa fotografia d'insieme, acqua, terra, cielo. Ho scelto a caso due trail, insieme danno vita ad un Challenge: Creemore e Limberlost, 50 km e 56 km rispettivamente le distanze di ognuno di essi; i paesi di Creemore e di Huntsville sono le sedi di partenza di queste due race trail.

Creemore dista da Toronto due ore di macchina, si arriva in prossimità del lago Huron; siamo nel quasi nord del Canada, quello delle distese dei prati, delle farm con gli animali liberi di correre nell'enorme territorio.

Il lago Huron e' un luogo di turismo sia d'inverno per lo sci che d'estate per la pesca e la navigazione. In questo territorio esiste la foresta più grande del nord America.

La partenza del trail di Creemore, sabato 7 luglio, distanza di 50 km, e' situata davanti la casa di Pierre Marcoux e Lee Anne, due simpaticissimi coniugi che mi accolgono con molta cordialita' e simpatia. Entro nella casa di Pierre ammirando la gran quantità di medaglie penzolanti dalla trave del soffitto. Medaglie di ogni tipo, da maratone famose, a trail di ogni genere, medaglie incredibilmente enormi…

Fuori piove a dirotto, e non sembra voler smettere, siamo in 150 concorrenti, stipati come sardine sotto il tendone posto in prossimità dell'arrivo. Intorno a me si parla solo inglese, io non capisco nulla, parlano troppo veloci, Pierre mi viene incontro e cerca di spiegarmi che la partenza e' rimandata di 15 minuti, pare che fra non molto potrebbe uscire il sole...speriamo!

Si parte alle 8.15, io sono più incuriosita che emozionata, e ben presto mi trovo davanti al gruppo, insieme ad altre tre girls, tutto sommato penso tra me e me, non vi e' molta differenza con i trail italiani. Beh si qualcosa di diverso c'e': alcuni atleti maschi corrono a petto nudo, borraccia tra le mani, immagini viste in qualche rivista di trail, in cui vedo atleti famosi correre in questa versione.

Il percorso e' scorrevole, le difficolta' sono rappresentate nell'attraversare i guadi, i torrenti e soprattutto il fango. Le salite brevi sui sentieri sono rese difficili dal fango scivoloso. Il percorso rispecchia esattamente quello del paesaggio canadese, selvaggio in alcuni tratti e in altri momenti attraversamenti di strade bianche non asfaltate grandi quanto le nostre autostrade italiane.

Le salite, sono momenti di respiro e si cammina, ad ogni salita il cartello di "first hill" , secon hill e cosi' via sino alla quarta per un totale di 850 metri dislivello positivo.

Due giri di 25 km, percorso nel tempo totale di 5 ore e 8 minuti, arrivo seconda tra le donne, dietro una ragazza italo-americana, Katia Porcellato che non ho il piacere di conoscere poiché riparte subito dopo la gara.

Le premiazioni sono state un altra grande e simpatica sorpresa, su di una carrozza dello stile "Far West", Pierre invita gli atleti a prendere i premi, niente microfoni, niente musiche, una festa di "congratulations" e gli applausi per la sottoscritta nominata più volte perchè arrivata dall'Italia.

Sciroppo di acero, caffe' del posto, cup di porcellana, questi i premi, molto originali, e tanta birra da bere, Creemore, infatti e' sede di un birrificio famosissimo: Molson.

Mi guardo intorno prima di ripartire con mia zia, residente in Canada dalla fine degli anni 50 e con mia figlia che ha giocato felicemente per tutto il tempo.

Saluto tutti i simpatici nuovi amici e li rivedrò il 14 luglio ad Huntsville, per la seconda tappa del challenge a Limberlost.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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