Bernard Dematteis campione italiano del Kilometro Verticale alla Chiavenna Lagunc. L’altoatesina Renate Rungger tricolore tra le donne.

Di GIANCARLO COSTA ,

Lo-storico-podio-maschile-della-Chiavenna-Lagunc.jpg (foto Chiampo)
Lo-storico-podio-maschile-della-Chiavenna-Lagunc.jpg (foto Chiampo)

Di Piergiorgio Chiampo

Dematteis meglio di Dematteis. E’ il responso della Chiavenna Lagunc, gara internazionale a cronometro e primo campionato italiano di “Kilometro Verticale”. Bernard migliora di 6” il tempo record del fratello Martin (ieri solo compiaciuto spettatore, ma oramai pronto al rientro dopo l’infortunio) e fa sua la nuova maglia tricolore della specialità. Un crono record sensazionale (30’55”) anche se, perdonateci, ma parlare di “record mondiale” come sentito fare da molti, francamente ci fa un po’ sorridere, considerando che ogni percorso di corsa in montagna, o meglio in questo caso di “kilometro verticale”, ha caratteristiche, lunghezze e pendenze diverse. I record mondiali, quelli veri, sono altra cosa e usare questa definizione impropriamente ci pare quantomeno banale.

La prestazione di Bernard ha in ogni caso un qualcosa di “mostruoso”. Un concentrato il suo di forza e determinazione, con cui ha annichilito la qualificata concorrenza, infliggendo a tutti margini abissali. Poco oltre il secondo chilometro dell’ascesa, abbiamo vissuto in prima persona il momento in cui ha raggiunto e superato il grande Ahmet Arslan, partito ben 1’30”prima di lui. Quell’attimo, di cui non siamo nemmeno riusciti a fissarne l’immagine in foto, talmente sorpresi ma anche estasiati nel viverlo fino in fondo, riassume in se l’impresa dell’atleta della Valle Varaita. Una sorta di rivalsa nei confronti del campione europeo a cui una settimana prima non aveva potuto contendere il titolo alla pari, perché messo ko ancor prima di partire da un’infezione intestinale. La grinta di “Berny” nel momento del sorpasso, il suo cercar spazio sino a toccarsi con l’avversario, il farsi da parte gentile del fuoriclasse turco quasi “investito da quel treno”, le urla di incitamento del fratello Martin, momenti davvero speciali, difficili da dimenticare. L’unico a contenere in termini accettabili (46”) il divario da Dematteis è stato il giovanissimo colombiano Antonio Padua. Vent’anni ancora da compiere, argento juniores agli ultimi mondiali, figlio d’arte (suo padre Saul grande del passato, ha chiuso ancora quindicesimo) il sudamericano, talento puro, è salito con grande agilità, confermando quanto di buono già fatto in questa stagione nelle gare in Svizzera, sua terra d’adozione. A completare il podio assoluto un ottimo Nicola Golinelli staccato di 2’09” da Dematteis. Atteso protagonista, il lecchese specialista del “kilometro” non ha tradito le attese facendo sua anche la maglia tricolore Master. Ai piedi del podio due dei favoriti della vigilia, parsi invero un po’ in difficoltà nella loro corsa sugli scalini, caratteristici della durissima ascesa a Lagunc. Gabriele Abate ha chiuso quarto a 2’22” seguito dal già citato Arslan quinto a 2’30”. Dietro loro buona sesta piazza a 2’38” per Xavier Chevrier a cui è andato il titolo Promesse. A completare la “top ten”nell’ordine: il ceco Robert Krupicka, Alex Baldaccini, Fabio Ruga e Rolando Piana.

Gara senza record al femminile. Il 38'50” di Valentina Belotti, assente all’ultimo per problemi fisici, non è stato neanche avvicinato da Renate Rungger , prima sul traguardo in 40'31”. L’altoatesina, parsa non troppo a suo agio sugli scalini, ha comunque preceduto anche se di soli 5” la romena Denisa Dragomir, nemmeno lei ancora ventenne, medagliata a livello juniores con due ori europei e un bronzo mondiale. Terzo gradino del podio invece per la svizzera Bernadette Meier , seguita da un’ottima Ilaria Bianchi staccata di 1’. Quinta piazza, un po’ a sorpresa ma con pieno merito per un’atleta di casa Ivonne Martinucci, capace di mettersi alle spalle le più quotate Maria Grazia Roberti e Alice Gaggi. Per lei anche il titolo Master A. Maglia tricolore Promesse invece a Sara Bottarelli, tredicesima assoluta. Infine i titoli Master B, andati a Marina Testini e Giuseppe Castelnuovo.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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