Record solo dopo test sul sangue: il Consiglio FIDAL, cambia il processo di ratifica dei primati assoluti

Di GIANCARLO COSTA ,

Fisiologia Emoglobina (foto wikipedia.org)
Fisiologia Emoglobina (foto wikipedia.org)

Nessun record italiano assoluto su distanze di gara superiori agli 800 metri verrà più ratificato in assenza di un esame antidoping che includa, oltre al test sulle urine, anche quello sul sangue. Lo ha deciso all’unanimità il Consiglio federale nella riunione svoltasi ieri e oggi a Roma (tuttora in corso), a seguito di proposta del presidente Alfio Giomi. “Anche se il regolamento internazionale non lo prevede espressamente – le parole del presidente – intendo inserire questa norma nelle nostre procedure. Mi pare una scelta doverosa, che conferma la posizione della Federazione nei confronti del doping”.  Il Consiglio ha anche approvato la Carta Etica dell’Atletica Italiana, documento promosso dalla Commissione atleti nel quale sono poste le norme di condotta delle diverse tipologie di soggetti che vivono il movimento (atleti, allenatori, dirigenti, famiglie). Rispetto di sé, degli avversari, lealtà, onestà, integrazione, sono solo alcuni dei principi espressi nel testo. Una sezione speciale è dedicata alla lotta al doping, nella quale spicca un preciso riferimento alla squadra nazionale: da oggi, chiunque incorra in squalifiche pari o superiori ai 2 anni, sulla base delle normative antidoping vigenti, perderà il diritto a vestire la maglia azzurra.

Fonte fidal.it

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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