La "sfortuna" Di Giorgio Calcaterra Ai Mondiali Di 100km

Di PAOLOKECORRE ,

 giorgio calcaterra
giorgio calcaterra

Pubblico volentieri una mail che mi scrive Giorgio Calcaterra che segue talvolta le nostre rubriche.

Tutte le partecipazioni di Giorgio Calcaterra ai campionati del mondo sono state sfortunate e forse anche quella di quest’anno pare esserlo prima ancora di iniziare. Nel 2006 Giorgio partecipa al suo primo campionato del mondo della 100km in Corea dove, da outsider, conduce la corsa sino al 60mo chilometro, punto oltre il quale è costretto a rallentare per problemi intestinali e che solo la sua tempra gli consente di superare e chiudere all’11mo posto (primo degli italiani) in 7h04’15".

Nel 2007 a Windschoten, in Olanda, corre con il gruppo di testa fino al 40mo km poi, per colpa di troppi zuccheri presi nella prima parte della gara (per una iperinsulinemia) al 60mo, dopo 10km di cammino, il primo ritiro (fortemente criticato da qualcuno). Quest’anno, con la vittoria della 100km del Passatore (per la terza volta consecutiva) in 6h37:43, ha stabilito il primato personale, la miglior prestazione mondiale stagionale e vinto il tricolore. Un tris di vittorie che era riuscito solo a Vito Melito (fra il 1976 e 1978) e al russo Alexey Kononov vincitore fra il 1993 e il 1995. La I.U.T.A. (Associazione Italiana Ultramaratone e Trail) in previsione del Campionato Mondiale di 100 km 2008 di corsa su strada in programma Sabato 8 Novembre a Tarquinia lo ha convocato tra gli atleti Italiani per i quali verrà formalizzata alla Federazione Italiana di Atletica Leggera la richiesta di iscrizione. Calcaterra, in cima all’elenco grazie al tempo ottenuto alla Passatore, purtroppo forse non ci sarà e mi scrive:

"…sono stato regolarmente convocato, ma mi sono trovato costretto a rinunciare. Questo mi dà un grosso dispiacere. La mia rinuncia ha portato alcune critiche, dicono che non ho uno spirito nazionalista e altre cose. Ci tengo perciò a chiarire la mia situazione. Io credo nella parola data. Lo scorso anno ho partecipato ai mondiali in Olanda, come sempre tutti noi della nazionale ci siamo pagati buona parte delle spese da soli (aereo, albergo ecc..), con un contributo spese della I.U.T.A. di 250euro, ma non voglio polemizzare su questo. Ci avevano detto che avremmo avuto un gettone presenza di 500euro da parte della Fidal, bene, dopo 11mesi dalla gara ci hanno avvisato per e-mail che nell'ultima riunione di bilancio si erano dimenticati di noi e che quindi non ci avrebbero dato più nulla. Non è per le 500euro credimi, ma per me è stata una grossa presa in giro. Sarò forse troppo permaloso, ma non voglio correre con la maglietta di chi mi inganna. Per me la parola ha ancora un valore! Mi domando che valore abbia una nazionale che non considera gli atleti".

Giorgio

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