Jerusalem: dal buio alla luce, perché la vita è bella!
Di Giorgio Pesenti
Correre la maratona di Gerusalemme è un’esperienza indimenticabile, i suoi 42 km e rotti sono disseminati di salitelle con le relative discese, il concorrente maratoneta che non ha una buona dimestichezza con le variazioni di ritmo e non ha prodotto nei tre mesi precedenti l’evento, un buon allenamento in salita, rimane come si dice in gergo podistico, senza gambe. Ma non tutti i mali vengono per nuocere perché i maratoneti che finiscono la benzina o sono partiti ...