Venicemarathon: record della corsa per l’ugandese Mutai, la keniana Karimi prima donna

Di GIANCARLO COSTA ,

L'ugandese Mutai vincitore della Venicemarathon (foto organizzazione)
L'ugandese Mutai vincitore della Venicemarathon (foto organizzazione)

Gara da record alla UYN Venicemarathon. Nella 36esima edizione cade il primato della corsa maschile con il successo dell’ugandese Solomon Mutai che si impone in 2h08:10 sui 42,195 km superando di tre secondi il crono di 2h08:13 realizzato nel 2009 dal keniano John Komen. La sfida nella maratona da Stra a Venezia si risolve sul ponte della Libertà al 34esimo chilometro quando il bronzo mondiale del 2015, trent’anni compiuti alla vigilia, piazza l’azione decisiva per riscrivere anche il personale (era di 2h08:25 a Vienna nel 2019) e lasciarsi alle spalle il keniano Emmanuel Rutto Naibei, staccato di oltre un minuto e mezzo, che chiude in 2h09:41 al secondo posto. Finisce terzo in rimonta l’etiope Tafese Delelegn, a sua volta firmando il proprio limite di 2h09:54. Un record maturato nonostante un imprevisto per il vincitore che a meno di quattro chilometri dal traguardo sbaglia strada a un incrocio, prima di tornare subito indietro e riprendere il cammino verso il trionfo.

Al femminile prevale la 36enne keniana Lucy Karimi con il tempo di 2h28:12 dopo aver allungato nel tratto conclusivo, davanti alle connazionali Rebecca Kangogo Chesir (2h29:14) e Caroline Jebet Korir (2h29:46) in una bella giornata di sole autunnale. L’Uganda entra per la prima volta nell’albo d’oro della Venicemarathon, mentre nella gara femminile è la quattordicesima vittoria del Kenya.

Primi degli italiani Salvatore Gambino (Dk Runners Milano), decimo in 2h27:15, e Paola Salvatori (Us Roma 83), settima tra le donne con 2h52:36. Oltre 15 mila i partecipanti annunciati in totale, coinvolgendo l’intero territorio della città metropolitana di Venezia, compresi gli atleti impegnati nella 10 km partita dal parco San Giuliano e anche nella prima edizione della mezza maratona con start da Mestre e arrivo sempre in Riva Sette Martiri, conquistata da Tommaso Forner (Assindustria Sport, 1h09:42) e Claudia Andrighettoni (Us Quercia Trentingrana, 1h22:01).

Fonte Fidal

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Commenta l'articolo su Twitter...

Può interessarti