Ultra Trail Mont Blanc: tris di Francois D'Haene su Kilian e Tollefson, Nuria Picas prima donna

Di GIANCARLO COSTA ,

D'Haene, Kilian e Tollefson il podio del UTMB 2015 (foto fb utmb)
D'Haene, Kilian e Tollefson il podio del UTMB 2015 (foto fb utmb)

Tutti si attendevano la lotta per la vittoria tra il francese Francois D'Haene e lo spagnolo Kilian Jornet e così è stato in questo UTMB (Ultra Trail Mont Blanc) 2017. Partito con mezz’ora di ritardo per consentire all’organizzazione di limare un paio di punti di passaggio causa maltempo previsto per la notte, leggi il taglio della Piramides Calcaires e Tête aux Vents, i favoriti della vigilia fanno subito gruppetto tirati dal giovane americano Jim Walmsley, che nonostante una tattica un po’ scriteriata, fatta di continue accelerazioni e rallentamenti, arriva in fondo quinto dimostrando di avere birra. Forse dovrebbe farsi consigliare dal connazionale Tim Tollefson che nella seconda parte di gara rimonta dalla 19a alla 3a posizione, una condotta di gara alla “Marco Olmo” che su distanze come 160 km con 8000 metri di dislivello paga sempre. Ma è sfida tra i plurivincitori dell’UTMB che affascinava l’interesse degli spettatori sul percorso e davanti ai computer e tablet. Due le vittorie di D'Haene e tre quelle di Kilian.

Ebbene il francese del team Salomon pareggia i conti, ora sono tre le vittorie a testa per i due, sfruttando il fatto di essere più “fresco” di gambe e di testa, visto che la stagione 2017 di Kilian è fatta di scialpinismo, con la chiusura del Mezzalama, di alpinismo, due volte in vetta all’Everest i 7 giorni, e di qualche gara di trail e corsa in montagna, tra cui spicca la vittoria nella Sierre-Zinal.
Ad un certo punto, superata la notte di gara, il francese ha preso la testa della corsa, un quarto d’ora di vantaggio, e non l’ha più mollata fino al traguardo di Chamonix, chiudendo in 19h01’32”, che non può essere considerato record a causa delle limature del percorso di cui ho parlato in precedenza. Per Kilian un onorevole secondo posto in 19h16’38”, ma una stagione da extraterrestre se si pensa quel che ha fatto a partire da gennaio in questo 2017. Terzo l’americano Tim Tollefson in 19h53’00”, che evidentemente usa la testa non avendo le gambe dei due fuoriclasse che lo precedono sul podio. Completano la top ten il francese Xavier Thévenard in 4° 20h03'14'', tra l’altro anche lui con due vittorie nell’UTMB, l’americano Jim Walmsley 5° in 20h11'38'', lo spagnolo Pau Capell 6° in 20h12’43”, la statunitense Dylan Bowman 7° in 20h19’48”,il lituano Gedeminas Grinius 8° in 21h24’19”, lo statunitense Zach Miller 9° in 21h28’32” e lo spagnolo Jordi Gamito 10° in 21h44’31”. Primo italiano al traguardo Giulio Ornati, 21° 23h08'34''.

Nella gara femminile riesce finalmente a vincere la spagnola Nuria Picas, che corona il suo sogno in 25h46’43” precedendo la svizzera Andrea Huser, che fa un recupero incredibile nel finale, 2a in 25h48’12”, e quasi raggiunge la catalana che cammina nell’ultimo chilometro e che per festeggiare la vittoria si stava dimenticando di passare la linea del traguardo.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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