Trofeo Sky Race Orsiera Rocciavrè: 26 anni di emozioni e la storia continua domenica 16 luglio

Di GIANCARLO COSTA ,

Trofeo Skyrace Orsiera Rocciavrè pettorale 1
Trofeo Skyrace Orsiera Rocciavrè pettorale 1

Mancano ormai solo più 10 giorni alla rinascita di una delle più belle skyrace del nord Italia.
Gli organizzatori ce l'hanno messa davvero tutta per rendere questa 1^ edizione dopo 12 anni di silenzio un appuntamento sportivo da ricordare!
A cominciare dal pacco gara veramente ricchissimo: una felpa con il logo della manifestazione, più numerosi altri prodotti alimentari di aziende della Valle o comunque dei dintorni, un altro modo per segnare l'unione tra territorio e manifestazione sportiva.
Superati i 100 iscritti proprio oggi e quindi si arriverà facilmente ai 200 massimo ( numero chiuso) che si erano prefissati gli organizzatori per questa prima riedizione.
Tra gli atleti di spicco da segnalare: Daniel ANTONIOLI, Fabio BAZZANA, Gabriele ABATE, Marco MOLETTO, Roberto BERETTA, Claudio GARNIER e tra le donne Elisa GRILL, Jessica TIENI e Daniela BONNET.
Gli ingredienti ci sono davvero tutti per riuscire a vivere una bellissima giornata di sport e di montagna anche in sicurezza, infatti saranno presenti e mobilitati sul percorso ben 7 squadre del Soccorso Alpino Valle Susa, Val Sangone, Val Chisone, 2 squadre del CAI Val Sangone-Coazze e 2 squadre del CAI Pinasca-Val Chisone, inoltre quasi 30 volontari. Sarà una grande festa di sport!

La Storia

Trofeo Sky Race Orsiera Rocciavré, una tra le più vecchie skyrace d’Italia questo è certo!
La storia di questa bellissima gara comincia nel lontanissimo 1991 con la denominazione: “ Trofeo Parco Naturale Orsiera Rocciavré con partenza e arrivo in Val Chisone dalla località Villaretto nel Comune di Roure.
Questa prima versione della gara organizzata dal GSP80 Pomaretto, che nel corso dei decenni morirà e risorgerà come l’araba fenice, vede il percorso svilupparsi all’interno del Parco nel territorio della Val Chisone senza affacciarsi su Val Sangone e Valle Susa e senza passare dal Rifugio Selleries chiuso in quegli anni.
A queste prime edizioni svoltesi nei primi giorni di agosto si nota subito un nome che poi diventerà leggenda passando dalla specialità Marcia Alpina, Gran Fondo, Corso in Montagna alla più attuale e moderna espressione di Trail: Marco Olmo.
Si avete capito bene proprio quel Marco Olmo che anni dopo andrà a vincere per ben due volte l’UTMB del Monte Bianco nel 2005 e 2006, ma inanellando anche numerosi podi alla famosissima Marathon des Sables e vestendo anche per ben due volte la maglia azzurra.

Dopo queste prime tre edizioni : 1991-1992-1993 la gara scompare per poi risorgere nel 2002 per volontà dell’Ente Parco Orsiera Rocciavré con percorso e chiilometraggio completamente diversi.
Saranno infatti 4 edizioni all’insegna del Parco a fare rivivere questa manifestazione sportiva che si chiamerà: “Trofeo Sky Race Orsiera Rocciavré”, giusta testimonianza dei tempi che cambiano e del nuovo modo di intendere la corsa in montagna cogliendone le mille sfaccettature.
In questa versione “skyrace” il percorso sarà disegnato completamente all’interno del Parco con passaggi obbligati nelle tre Valli che costituiscono il Parco e cioè Val Chisone, Val Sangone e Valle Susa.
Dopo la prima edizione del 2002, vinta da Franco Aglì su Renzo Bosonetto, quando il Rifugio Selleries era ancora chiuso, la gara farà tappa obbligata proprio in questo luogo che diventerà punto di partenza e arrivo anche negli successivi.
Le quattro edizioni dei primi anni 2000 non sono comunque omogenee e il tracciato anche in questa versione cambia numerose volte, anche a causa delle condizioni dettate dal meteo.
In questi anni si vedono arrivare a podio nomi davvero importanti della corsa in montagna, tra gli uomini: Paolo BERT, Paolo GERMANETTO, Thierry ICART, Lucio FREGONA, Dennis BRUNOD, Paolo GOTTI, Franco AGLI e tra le donne Paola DIDERO, Daniela GILARDI e Maria Giovanna CERUTTI.
Dopo le edizioni del 2004 e 2005 valide anche come prova per il Campionato Italiano Sky Race, la gara scomparirà dai Calendari lasciando un vuoto in Piemonte ed anche nel panorama nazionale.
La “mitica skyrace” così viene chiamata da alcuni atleti in Valle che hanno avuto l’onore di correrla nelle varie e diverse interpretazioni di percorso ritorna oggi per volontà di alcuni appassionati di montagna, dell’Associazione Escuriosando Trekking e del gestore Massimo Manavella del Rifugio Selleries.
Manifestazione che ancora una volta avrà l’appoggio del Parco Alpi Cozie, anche quello nel frattempo ha cambiato nome, una realtà di 18.000 ettari protetti che accolgono tutti gli ungulati alpini: camosci, stambecchi, cervi, caprioli, cinghiali e perfino mufloni!

Ancora una volta l’araba fenice è risorta con un percorso nuovo di 23 km per 1900 metri di dislivello.
Questa volta in senso anti orario che dal Rifugio Selleries porterà gli atleti prima al Colletto del Robinet verso la Val Sangone, poi verso il Colle delle Vallette per poi scendere verso il Colle del Vento e l’Alpe Piano delle Cavalle in Valle di Susa, e ancora Porta del Villano, Bergeria del Balmerotto e via a risalire verso il Colle del Sabbione per poi buttarsi verso il traguardo del Rifugio.
Una skyrace che si corre a fil di cielo senza un centimetro di asfalto, tra i 2023 metri del Rifugio Selleries e i 2635 del Colletto Robinet sfiorando le cime dell’ Orsiera, Rocciavré e Cristalliera, attente spettatrici il 16 luglio delle fatiche dei numerosi atleti che decideranno di essere protagonisti di questa ennesima Riedizione!

Fonte organizzazione

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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