Trail di Oulx Valsusa (TO) 2011

Di GIANCARLO COSTA ,

Marina Plavan (foto arch. Mongioie)
Marina Plavan (foto arch. Mongioie)

Di Marina Plavan Valetudo skyrunning rosa

1^ a Oulx, ancora non ci credo…ho fatto 46 km di gara!!

E oggi, lunedì 26 settembre 2011, non ho nessun acciacco e sono ancora euforica. Volevo fare un allenamento lungo, e questo trail, alle porte di casa faceva per me, correre in gruppo mi fa stare bene. La competizione di Oulx si articolava su tre avventure, una di 46 km con 3000 metri di dislivello, una 20 km con 1300 metri di dislivello e una non competitiva di 11 km con 400 metri di dislivello positivo. Le condizioni meteo erano sul variabile, alla partenza della lunga, ore 8 di domenica mattina 25 settembre, erano presenti un sacco di volti conosciuti, che incontro domenica dopo domenica, lungo i sentieri delle gare a cui partecipo, un saluto all’uno e un ciao all’altro ed ecco che lo starter annuncia il fatidico via.

Dopo un bell’inizio a vuoto, che stempera l’eccitazione della partenza, eccoci imboccare il percorso giusto. Mi ero prefissata di fare un bell’allenamento lungo sul sentiero dei Franchi e dunque sono partita con il freno a mano tirato, o meglio con i piedi frenati dal pensiero dei tanti km da correre; dopo la volata scarica adrenalina della partenza, ci siamo immersi nel Parco del Gran Bosco di Salbertrand. Nelle vicinanze del paese di Salbertrand, un comodo passaggio ci ha portati aldilà dell’autostrada, dove ci siamo concessi il primo ristoro, in questo punto del trail sono riuscita ad agganciare la battistrada Annalisa Diaferia, che era partita decisa ma dopo qualche chilometro ha innestato la corsa ad andatura da crociera e dopo il primo stop drink, abbiamo fatto gara di coppia. Una dura salita panoramica ci ha portato nella Galleria dei Saraceni, un luogo misterioso e buio, dove era necessaria la luminosità dei frontalini o piccole torce. Qui siamo state fortunate perché un concorrente con una bella pila ci ha illuminato, quasi a giorno, gli 800 metri della lunghezza della galleria e in verità ci ha fatto compagnia, che in queste situazioni di disagio non guasta. Dopo la galleria nuovamente una bella salita e con la mia compagna di viaggio ci siamo alternate al comando. Arrivati nel punto più in alto, verso il Monte Seguret, ecco il pane per i miei denti, una discesa tecnica e ciotolata, dove ho rotto gli indugi e sospinta dalle ali dell’aquila della Valetudo impressa sulla mia schiena, ho iniziato a tirare l’andatura trascinando in scia i due uomini che in salita mi facevano da staffetta. Ero anche consapevole che la gara era ancora lunga e che avrei sofferto negli ultimi km, al termine della discesa avevo fatto il vuoto alle mie spalle, ma per arrivare alla linea del traguardo mancavano ancora 14 km, da correre in solitudine. I runner davanti erano lontani, ma negli ultimi 3 km ho visto nuovamente arrivare Annalisa e per tutte e due è stato naturale proseguire in accoppiata. Correre in solitudine è piu’ dispendioso a livello mentale, mentre faticare in compagnia è meno pesante, ci si aiuta nei momenti di difficoltà, per cui è stato appagante vincere in due! Il percorso è risultato molto interessante dal punto di vista naturalistico, il tracciatore ha curato egregiamente la segnaletica e l’ organizzazione ha curato ogni particolare con una gentilezza squisita.

Per la cronaca le due vincitrici hanno realizzato il tempo di 6h21’43”, al terzo posto Isabella Giovanni team Lafuma Italia 6 50’24”. Nella ultra maschile successo pieno per Fornoni Daniele in 4h57’46” del team Tecnica Cuore da Sportivo, 2° Garnier Claudio Inov 8 Italia in 5h07’46”, 3° Ruzza Stefano in 5h17’48”, Atl. S. Marco-Inov 8 Italia. Totale classificati 75 runner. Nel trail di 20 km vittoria per Dosio Cristina in 1h55’47” team Giò Rivera 22 e Lanternino Danilo 1h40’21” team Valle Varaita.

Un grazie a tutto lo staff del trail di Oulx.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Può interessarti