Tor des Geants: le immagini dal rifugio della Barma, Franco Collè e lo svizzero Russi sempre in testa

Di GIANCARLO COSTA ,

Tor des Geants rifugio della Barma (1)
Tor des Geants rifugio della Barma (1)

Giornata sui sentieri del Tor des Geants, tra il rifugio della Barma e il rifugio Coda, una parte aspra e selvaggia del percorso, dura e affascinante nonostante il cielo plumbeo e le nuvole alte che accompagnano il viaggio dei concorrenti partiti domenica da Courmayeur, quelli del TOR330 – Tor des Geants, o addirittura venerdì, quelli del TOR450 – Tor des Glaciers. Un viaggio nella piccola regione delle grandi montagne, fatto non solo dei “giganti”, i 4000, Monte Bianco, Gran Paradiso, Monte Rosa e Cervino, delle località conosciute in tutto il mondo, da Courmayeur a Cogne, da Gressoney a Valtournanche, ma anche di angoli nascosti, come la Riserva Naturale Mont Mars e il rifugio della Barma, nel comune di Fontainemore nella valle del Lys, zona confinante con il Piemonte e la provincia di Biella.
Il viaggio del Tor è faticoso, difficile per il fisico e per la mente, ma ogni volta che si gira la curva di un sentiero, c’è lo spettacolo della natura ad accogliere chi arriva dall’altra parte del mondo come chi arriva dalla vallata vicina e qui magari non era mai passato.
La magia del Tor è fatta di tante cose, albe, tramonti, panorami che riempono gli occhi e l’anima, il vero successo è il viaggio.

Ma c’è anche chi lotta per il vero successo agonistico o almeno una posizione nei primi 10.
Al TOR330 – Tor des Geants procedono in coppia lo svizzero Jonas Russi e i 2 volte vincitore Franco Collé, ripresosi bene dalle difficoltà fisiche del lunedì, con un vantaggio ormai consolidato sugli inseguitori. Chissà se nel finale si romperà questo patto di reciproco rispetto e ognuno farà la sua corsa o sarà arrivo pari merito. In ballo c’è anche il record del Tor 67h52m15s, stabilito nel 2017 dal basco Xavi Dominguez. Alle loro spalle un trio francese, Petter Restorp 3°, Romaine Olivier 4° e Lucas Jerome 5°, quindi il vincitore del 2019 Oliviero Bosatelli 6°. Il migliore dei valdostani (dopo Collè) è Marco Bethaz 12°

In campo femminile procede verso lo storico tris la spagnola bi-campeones Silvia Trigueros Garrote, al momento nei primi 10 assoluti, seguita sul podio virtuale dall’italiana Melissa Paganelli e dala francese Bannwarth

Al TOR450 – Tor des Glaciers, che vede lo svizzero Jules Gabioud e l’italiano che vive in Francia Luca Papi son al comando della gara e procedono appaiati. Nella gara femminile conduce la canadese Stephanie Case, seconda l’italiana Marina Plavan.

Nel frattempo sale l’attesa per la terza, emozionante gara del programma TORX®, il TOR130 – Tot Dret, gara qualificante per la prossima edizione del TOR330 Tor des Geants, la cui partenza è fissata per le ore 21 di stasera da Gressoney-Saint-Jean. Ad attendere gli oltre 300 iscritti, 130 chilometri resi ancora più impegnativi dai 12000 metri di dislivello, con un percorso molto tecnico, dove i primi corrono in 24 ore e bisogna chiudere nel tempo massimo di 44 ore.

Sabato, infine, sarà la volta del TOR30 – Passage au Malatrà, la competizione sulla distanza più breve e ultima in programma, che prenderà il via alle ore 18 da Saint-Rhémy-En-Bosses.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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