TECNOLOGIA E SCARPE....seconda parte

Di PAOLOKECORRE ,

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Ogni brand utilizza per i propri modelli di scarpe, brevetti e materiali differenti che, nei modelli più tecnici, vengono inseriti nella zona del tallone e nella zona mediale dell'intersuola come ammortizzanti. Nike usa il sistema Air, il Duralon e le nuovissime (e leggerissime) suole in Lunarlite, Adidas usa l'Adiprene e l'Adiprene plus, Asics il famoso GEL, Mizuno il sistema WAVE, Saucony il sistema GRID, Reebook l’Hexalite per elencarne solo alcuni. Tutti questi (magari anche molto simili) sistemi vanno proprio a migliorare i due parametri fondamentali della scarpa, uno dipendente dall'altro, REATTIVITA’ ed ELASTICITA’. Curioso è il caso delle scarpe Newton, che prendendo spunto e nome proprio dal matematico Isaac Newton, basano il loro sistema di costruzione proprio sul terzo principio della dinamica, arrivando a chiamarlo Action/Reaction Technology™. La membrana che compone l’intersuola, denominata Newton Active, garantirebbe una minor perdita di energia (caratteristica invece degli altri materiali) quando il piede impatta al suolo. Questo sistema permetterebbe così di ricevere, ad ogni appoggio, una forza propulsiva, dissipata in maniera minore. Questa azienda segue una “filosofia” del running assai diffusa negli USA e denominata CHI-RUNNING che in sintesi è fondata su di una meccanica della corsa che sposta il punto di contatto del piede a terra dal tallone (rullata) all’avampiede, spostando il baricentro del runner verso l’avanti e rivoluzionando il concetto di corsa. Basti pensare che un’azienda come Saucony, che utilizza dagli anni '90 il sistema detto GRID (Ground Reaction Inertia Device), posizionato sulla parte posteriore dell'intersuola, e che per gli ultimi e più avanzati modelli di scarpe adotta oggi un nuovo sistema chiamato ProGrid, basa proprio il principio sulla transizione dell’energia dal tallone all’avampiede (e non viceversa) e secondo l’azienda il sistema ProGRID assorbe l'impatto del tallone col terreno e lo distribuisce proprio alle altre zone dell'intersuola, favorendo il passaggio dal tallone all'avampiede durante l'appoggio.

…continua

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