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Sovrappeso e prestazione – La spesa energetica

Se per l’atleta professionista mantenere un peso forma è fondamentale, per il comune runner lo è ancora di più! Quante volte capita di vedere (o ahimè di ESSERE!) dei runner assidui notevolmente in sovrappeso? Molto spesso purtroppo. Questi oltre a rischiare spesso le proprie articolazioni e il proprio apparato locomotore, fanno una fatica enorme a parità di lavoro…ma in fondo lo scopo di alcuni è proprio quello di perdere peso no? È stato stimato che nelle gare di media durata 1 kg di peso in più può significare una perdita di circa 2,5 sec/km. Secondo alcuni autori addirittura in certe situazioni può essere più vantaggioso dimagrire che non attuare un allenamento più impegnativo (anche se spesso la seconda cosa, comporta l’altra) ed è facile capire che un paio di kg di sovrappeso (che tutti in determinati periodi dell’anno bene o male hanno) su di una gara di 10km possono significare un tempo variabile di circa 1’. Se pensate sia un nulla provate a trovare un’altra via per ridurre di un minuto il vostro personale su questa distanza…e poi indicatelo anche a me! Avevo in precedenza già accennato che il costo della corsa equivale a circa una kcal per ogni chilometro e per ogni chilogrammo di peso corporeo, quindi:

Spesa energetica = 1 x km percorsi x kg di peso corporeo, con una piccola variazione per i runners evoluti con una corsa molto economica che li porta circa a

0.9 x km percorsi x kg di peso corporeo.

Da questa formula si comprende come la variabile su cui intervenire, per migliorare la prestazione, con più facilità è appunto quella del peso. Tutto ciò riguarda però purtroppo la sola teoria, perché nella realtà i fattori che possono modificare la prestazione di un atleta sono moltissimi ed anche il rapporto costo/prestazione è alterato da altre componenti. Si può definire quindi, il peso corporeo soltanto uno dei fattori (senz’altro il principale) che influenza il costo della corsa, ma sicuramente non può definirsi il solo.

Un esempio concreto – Spesso nell’osservare la prestazione di un campione si sente affermare che …a quella velocità chissà che fatica, in realtà proprio dalla formula sopra indicata della spesa energetica si evince che la velocità NON è una variabile coinvolta, quindi la spesa (il consumo di Kcal) NON cambia assolutamente al variare della velocità e a parità di peso è assolutamente identico.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.