Si corre domenica 17 settembre l’Ivrea-Mombarone

Di GIANCARLO COSTA ,

L'arrivo del keniano Julius Rono vincitore dell'Ivrea Mombarone 2016 (foto youtube m4ri78)
L'arrivo del keniano Julius Rono vincitore dell'Ivrea Mombarone 2016 (foto youtube m4ri78)

Si corre da 41 anni, la terza domenica di settembre, la classicissima delle corse in montagna piemontesi, l’Ivrea-Mombarone.
E' la corsa in montagna simbolo del Canavese, una gara storica che nel corso degli anni ha varcato i confini locali e piemontesi ed è ormai conosciuta in tutta Italia. Per gli sportivi del canavese è un appuntamento da non perdere, come atleti in gara o anche solo come spettatori, visto l’entusiasmo del pubblico nell’ultimo chilometro, proprio come in una tappa ciclistica del Giro o del Tour

Partenza alle ore 8,30 dai 220 metri di quota di Piazza Ottinetti a Ivrea, per correre i 20 km e 2100 metri dislivello fino al traguardo della Colma del Mombarone. E' una particolare, dove bisogna essere un po’ maratoneti e un po’ skyrunner, per adattarsi al terreno, corribile a buon ritmo fino ad Andrate per i primi 10 km, per poi diventare tosto e impervio per la corsa nella parte alta, diciamo dai 1700 metri di quota, alla vetta posta a 2371 metri.

Corsa che è diventata internazionale negli ultimi anni per la valenza agonistica dei suoi protagonisti.
I record del percorso sono del 6 volte Campione del mondo appena eletto Presidente del WMRA (World Mountain Running Association) il neozelandese Jonathan Wyatt in 1h55'17” e di Catherine Bertone, valdostana protagonista in maglia azzurra alle Olimpiadi di Rio in maratona, in 2h26'20”, entrambi stabiliti nel del 2014. Al maschile le vittorie del 2015 e 2016 sono arrivati dai grandi corridori africani, il ruandese Jean Marie Uwajeneza nel 2015 e il keniano Julius Rono nel 2016.
Anche quest’anno un atleta africano al via della gara maschile, il ruandese Jean Baptiste Simukeka, vecchia volpe delle corse in montagna italiane, già secondo nel 2015. Ma il pronostico rimane aperto, con la presenza di corridori come Marco Moletto ed Enzo Mersi, entrambi vincitori di due edizioni, di Dennis Brunod, Max Di Gioia a Edward Young e delle possibili sorprese Manuel Bortolas, Pierre-Yves Oddone e d Henri Grosjacques

Si prospetta una grande gara al femminile, dove si daranno battaglia le prime due dello Stellina, già protagoniste ai Campionati Italiani di corsa in montagna, la torinese Camilla Magliano e la ruandese Celine Iranzi, con le prime tre della scorsa edizione Katarzyna Kuzminska, Chiara Giovando e Barbara Cravello che non staranno certo a guardare. Qui la sorpresa potrebbe essere la valdostana Charlotte Bonin, altra atleta che ha fatto le Olimpiadi di Rio, anche se nel triathlon, ma che si sta avvicinando con successo alle corse in montagna.

Novità di quest’edizione, organizzata dagli Amici del Mombarone, sarà la gara non competitiva da Ivrea ad Andrate, 9 km con 600 metri di dislivello, che partirà alle ore 9, e che serve per far avvicinare alla manifestazione anche chi non si sente pronto per fare 2100 metri di dislivello.

La distribuzione dei pettorali sarà fatta sabato dalle 15 alle 18 in piazza Ottinetti a Ivrea, luogo della partenza del giorno dopo, e la domenica mattina dalle 6,30 alle 8.

Per le ultime iscrizioni e informazioni www.amicidelmombarone.it infomombarone@libero.it oppure telefonare al 3496715111.

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  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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