SENTIERI DI SANTA CRISTINA - BORGOMANERO (NO)
Di GIANCARLO COSTA ,
Di Carmela Vergura
Sono andata a Santa Cristina, piccola località in leggera collina nel comune di Borgomanero, situata nel territorio detto "delle vigne". Per me è una domenica senza i miei amati sci ma, a pensarci bene, forse per fare questa gara andavano bene anche gli sci d'acqua. Sono contenta d'aver abbandonato per un momento gli sci, perché vado a trovare le mie amiche organizzatrici di questo mini trail a Santa Cristina. Le due ragazze sono Cecilia e Barbara, ideatrici del percorso quasi tutto off road che attraversa molte cascine, alcune particolari. La lunghezza del percorso è di poco più di 22 km, tutto collinare con poco dislivello per i più allenati. Per i meno allenati percorso di 11 km, oltre ad un mini giro per i bambini di km 1,5. Il percorso che attraverseremo ci regalerà un panorama meraviglioso: il massiccio del Monte Rosa e le cime innevate. La temperatura di buon mattino è piacevole considerando il periodo di pieno inverno, un timido sole si affaccia e penso che sarà anche una bella giornata dopo giorni e giorni di pioggia.
Il ritiro del pettorale è rapido ed efficiente: maglietta tecnica a maniche lunghe davvero molto bella, delle lampadine a basso consumo di energia ed il buono pasto. Alle 9,30 si parte, siamo veramente tanti, 260 podisti sul percorso lungo; 150 sul corto e subito dopo il via eccoci nel fango ma si riesce a starne fuori; la prima delle difficoltà del percorso arriva quando ci troviamo di fronte un torrente da guadare! Mi ci infilo senza esitare e come mi diverto!
All'inizio e per i primi 5 km la gara è normale, ma poi il sentiero diventa davvero impraticabile; si entra nel fango fino alla caviglia e oltre. I momenti più difficili sono in salita, tanto si avanza e tanto si scivola all'indietro; è una lotta ad armi impari con il fango, che è di quel materiale argilloso che si attacca alle scarpe. Quando si riesce a correre e guardarsi intorno si vedono dei bei particolari: la chiesetta in cima a una ripidissima e breve salita, cascine e casette e sullo sfondo di un cielo che è stato reso limpido da un vento freddo: il Monte Rosa. Un po' si corre, un po' si pattina, un po' si affonda per tutta la caviglia. Più avanti ci ritroviamo a percorrere quelli che dovrebbero essere sentieri, ma che sono diventati da giorni ruscelli che scaricano in continuazione la tanta acqua caduta nei giorni precedenti. Si corre male e con attenzione poiché il fango ha reso scivolose le discese e coperto i rami e le radici degli alberi. Più volte ho rischiato di cadere. Dopo 1h e 59 minuti termino la gara e mi guardo dalle scarpe in su, devo fare immediatamente una doccia! A sentire i commenti tutti i podisti si sono adeguati alla situazione abbastanza anomala di corsa. L'organizzazione aveva messo a disposizione un ricco ristoro fine gara, un premio finisher per tutti e il pasta party. Questa gara ha aderito al progetto SPIRITO TRAIL, cioè non disperdere i rifiuti e utilizzare solamente piatti e posate ecologiche, quindi di carta e legno. Le mie amiche si sono date da fare tantissimo e non solo hanno pensato ad un ricco ristoro e pasta party, ma anche ad una bellissima premiazione. I primi 17 uomini e le prime 13 donne con cestini alimentari. Per la cronaca ha vinto tra gli uomini Salah Ouyat e tra le donne la "grande" skyrunner Emanuela Brizio. Ad aiutare Cecilia e Barbara nel mettere su questo primo trail, sono intervenute diverse associazioni della zona: Avis, Coprevi, Museo della Civiltà Contadina, Cascina Angrangiando, Circuito Running. E grazie alla collaborazione tra tutte i risultati sono stati veramente positivi.
Brave ragazze. Siete state grandi!
Nel tardi pomeriggio torno verso Ivrea in compagnia di Fabrizio, giunto ottavo in gara, si continua a commentare il percorso di oggi...lo ricorderemo per un bel po'.