“Runner’s high” e prestazione eccellente

Di ALBERTO ,

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A cura di:  Stefania Ortensi, psicologa dello sport.

Per runner’s high si intende uno stato emotivo, solitamente inaspettato, caratterizzato da un senso di profondo benessere ed euforia sperimentato dagli atleti durante l’attività della corsa.
I corridori, durante questi momenti, riferiscono sensazioni di eccitazione, intensa forza fisica, alterazione della percezione dello scorrere del tempo, grande senso di autoefficacia.
I runner’s high sono momenti estremamente motivanti ed appaganti. Non sempre favoriscono di per sè l’insorgere della prestazione eccellente. Tuttavia, alimentando benessere fisico e mentale, assumono grande importanza nel mantenere alta la motivazione dell’atleta, divenendo così, anche se in modo indiretto, una condizione predisponente alla performance ottimale.
Recenti studi hanno approfondito i correlati neurologici di queste sensazioni positive.
Alcuni ricercatori tedeschi hanno infatti dimostrato come, durante la corsa, si attivino le aree del cervello localizzate nella zona prefrontale e limbica dell’encefalo, che ricoprono un ruolo fondamentale nei processi emozionali.
Inoltre, durante una corsa, il cervello produce una grande quantità di endorfine, le "droghe naturali" dell’organismo.
Da approfonditi esami neurologici è risultato che effettivamente i recettori degli oppioidi, quelli cioè che vengono attivati quando il corpo produce o assume endorfine, dopo la corsa sono "occupati" da queste sostanze, molto simili strutturalmente agli oppioidi sintetici usati ad esempio nella terapia del dolore.
A fronte di questa scoperta e per il beneficio fisico e mentale generato dall’attività fisica, i ricercatori hanno deciso di proseguire lo studio per capire come la corsa possa influenzare il processo che origina il dolore e avere effetti terapeutici su depressione e ansia..
Per maggiori informazioni: info@sportinmente.org

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