Il racconto del Trail del Monte Soglio

Di GIANCARLO COSTA ,

Marina Plavan (foto d'archivio)
Marina Plavan (foto d'archivio)

Di Marina Plavan.

E ancora una volta acqua, acqua e acqua mista a fango, questo negativo intervento meteo ha caratterizzato Il Trail del monte Soglio di sabato 31 maggio 2014. Gli organizzatori come lo scorso anno si sono visti costretti a tagliare la gara lunga con l’abbandono del passaggio in vetta .

Gir Curt e Gir Lung erano le due distanze, l’uno poco sotto i 30 km e l’altro di 66 km con un dislivello di 3600 metri, gara che assegnava anche le maglie di campioni italiani master di Ultra Trail, la gara lunga poi è stata ridimensionata di oltre 20 km per scongiurare soprattutto la pericolosità del percorso .

Ore sette la partenza della lunga e ore nove lo start da Forno Canavese della corta. Alle ore 7 è scesa tantissima acqua e in un batter d’occhio il tempaccio ha reso i sentieri dei veri e propri torrenti e le discese degli scivoli interminabili. Tanti i partenti nonostante il finimondo che si è scatenato. Poco meno di 300 iscritti per ogni singola gara e nonostante le difficoltà sono stati pochi i ritirati, abbandoni non dovuti alla pericolosità del percorso ma a degli errori di percorso.

Dopo la partenza un bel pezzo di asfalto ci ha portato fuori dall’abitato e questo ci ha consentito di entrare nei boschi del Canavese, al riparo sotto le piante sembrava non piovere molto , ci siamo imbattuti in tratti di salita importanti alternati a tratti corribili, arrivati in cima alla prima salita ecco la discesa, in questo punto gli atleti si sono resi conto che la gara sarebbe stata “lunga”, un’ interminabile sentiero ci ha fatto ricordare che il gir lung era veramente in salita e questo doveva essere solo l’antipasto! Quando poi sono arrivate in gara le prime notizie che non si sarebbe fatto il Soglio per alcuni la news è stata una mezza delusione, per taluni invece è stato un vero sollievo.

Il divertimento per gli scivoloni è stato assicurato, eravamo ridiventati bambini e ci sembrava di giocare ad entrare nelle pozzanghere, i ruscelli che nel frattempo si erano ingrossati a dismisura, ci hanno messo in seria difficoltà ed era praticamente impossibile attraversarli senza ficcarci i piedi dentro, l’acqua intanto ti entrava nelle ossa e il fango aveva reso una cosa unica le scarpe, le calze e i piedi, tutta questa faticaccia ha fatto si che la sottoscritta nell’ultimo frangente di gara si sentisse proprio esausta.

Organizzazione direi perfetta, la location del Soglio girava attorno ad una palestra, in questo luogo abbiamo fatto tutto, dal ritiro dei pettorali, al pranzo dopo gara e infine alle premiazioni.

Vittorie di giornata per il Gir Lung per Fulvio Dapit e Lara Mustat, per il Gir Curt oro per Debora Cardone e Paolo Brunofranco. Due atleti Valetudo sul podio del campionato italiano Master, la sottoscritta che dopo la seconda posizione nel Gir Lung, si è aggiudicata la maglia del titolo nazionale e l’ottimo terzo posto per Luigi Gritti in compagnia sul podio al leggendario Bruno Brunod e al vincitore Daniele Fornoni.

Mi è rimasto un desiderio, dopo la giornata di ieri, riuscire a passare in vetta al Soglio, visto che ho fatto la gara due anni consecutivi e tutti e due gli anni il gir lung è stato ridimensionato per condizioni atmosferiche!

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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