Ottimo risultato per la seconda edizione della Pella - Orta San Giulio

Di DAVE ,

Domenica 7 novembre 2010, seconda edizione della "Pella-Orta SanGiulio", in una giornata dalle condizioni sicuramente non ottimali, caratterizzata da foschia e pioggia battente.

Le condizioni meteo hanno impedito di godere a pieno dei magnifici paesaggi ma non sono riuscite a fermare ben 468 atleti arrivati al traguardo di questa seconda edizione.

Una gara sicuramente unica, che inizia con il trasporto dei partecipanti
via battello da Orta San Giulio a Pella.Sul traghetto insieme a noi c'è un ospite di eccezione, Gelindo Bordin, e il pensiero di tutti i corridori va alle sue mitiche imprese sportive, come la vittoria della maratona alle olimpiadi di Seoul nel 1988.

Il percorso si snoda sulle sponde a sud del lago d'orta, ed è un misto 80% asfalto e 20% sterrato, con qualche salita e discesa ma senza pendenze particolarmente impegnative.La parte in sterrato è particolarmente insidiosa, a causa di alcuni punti di passaggio molto stretti, nonchè del fango e delle pozze d'acqua dovuti alle piogge degli ultimi giorni.

L'arrivo ad Orta San Giulio è situato in Piazza Motta, splendido salotto affacciato sul lago.Arrivo in volata, con la vittoria dall'ucraino MATVIYCHUK VASIL, in
47'33", che ha preceduto di soli 5" il marocchino OUYAT SALAH. Terzo classificato Mauro BERNARDINI con un distacco di 12", che mantienecomunque il record della prima edizione, quando aveva fermato il cronometro sui 47'15".

Nuovo record invece per quanto riguarda la gara femminile, con la primaclassificata Samia SOLTANE che con il tempo di 56'25" abbassanotevolmente il 56'53" della scorsa edizione.Seconda classificata Loretta GIARDA (57'35"), terza Francesca DURANTE (1h1'29").

Da segnalare l'ottima organizzazione, con il servizio di trasporto delleborse degli atleti da Pella ad Orta, e l'ottima qualità del ristorofinale; persino eccessivi i 2 punti di ristoro lungo il percorso.Unica pecca la mancanza delle docce, soprattutto in una giornata fredda e piovosa di Novembre.

Di Gianluca Caserio

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