A Oderzo Angela Mattevi seconda, vittoria della Nazionale U20

Di GIANCARLO COSTA ,

L'Italia U20 vincitrice a Oderzo (foto fidal)
L'Italia U20 vincitrice a Oderzo (foto fidal)

Le azzurrine sul gradino più alto del podio, gli U20 sul secondo. E poi la grande rimonta di Angela Mattevi, che risale giro dopo giro fino a insidiare la vittoria dell'inglese Jessica Mitchell. Si chiude con sorrisi azzurri in serie la terza edizione del Trofeo Opitergium – European Road Race Under 20, che ha portato a sfidarsi sul circuito nel centro storico di Oderzo atleti provenienti da 15 paesi europei. Le nazioni in lizza erano sette nel 2017 e dodici l’anno scorso: la crescita è esponenziale. Il classico primo maggio di corsa nella cittadina trevigiana ha visto le donne impegnate sui 5km e gli uomini nella distanza doppia, e infine le gare della 24^ Corsa internazionale Città Archeologica, la gara di livello assoluto.

Il pomeriggio in Piazza Grande si apre con una sorpresa: la protagonista assoluta è l’inglese Jessica Mitchell, che sale sul gradino più alto del podio nella prova femminile del 3° Trofeo Opitergium, succedendo all’azzurrina Nadia Battocletti, che si era aggiudicata le prime due edizioni della rassegna. A Jessica Mitchell bastano un paio di passaggi in Piazza Grande per prendere il largo sulla concorrenza e il suo vantaggio aumenta progressivamente almeno sino all’inizio dell’ultimo dei 5 chilometri di gara. Nadia Battocletti veste i panni dell’inseguitrice, insieme alla francese Manon Trapp, ma preferisce fermarsi al penultimo giro, qualche centinaio di metri dopo una lieve storta alla caviglia sinistra. Il finale di gara, insieme al trionfo di Angela Mitchell, regala però emozioni ad un’altra azzurrina, la trentina Angela Mattevi già campionessa italiana di corsa in montagna, che nel finale di gara, dopo un partenza prudente, recupera metri su metri alla battistrada inglese, e quasi la raggiunge sul rettilineo finale. Mitchell chiude in 16:45, 2” meglio di Angela Mattevi. Il quarto posto di Ludovica Cavalli e il quinto di Elisa Ducoli regalano all’Italia la vittoria nella classifica a squadre (51:25 il tempo complessivo delle azzurrine), davanti a Francia (52:05) e Inghilterra (52:21).

Sventola la bandiera svedese sulla gara maschile del Trofeo Opitergium. Il re dell’edizione 2019 è Emil Magnell-Millan De La Oliva, classe 2001, con il sogno di primeggiare agli Europei under 20 che si disputeranno a luglio nel suo Paese. Emil Magnell-Millan De La Oliva si porta davanti a tutti sin dai primi metri e da metà gara, correndo in scioltezza, prende progressivamente il largo. Alle sue spalle si fa notare il laziale Francesco Guerra, che duella a lungo con il francese Martin Desmidt, ma non ha le energie per essere protagonista sino in fondo. Emil Magnell-Millan De La Oliva chiude in 31:03, senza neppure dare la sensazione di spingere sino in fondo. La Francia va ad occupare le altre due posizioni sul podio, con l’argento in rimonta di Pierre Bordeau (31:13) e il bronzo di Martin Desmidt (31:33). Davanti a Francesca Guerra (31:52), quinto, finisce anche il danese Alexander Tengblad Nikolaisen (31:48). Tra i primi dieci pure Alain Cavagna, ottavo (31:58), e Davide Rossi, decimo (32:04). Poi Marco Fontana Granotto, ventesimo (33:06), ed Enrico Vecchi, ventunesimo (33:12). Italia seconda nella classifica a squadre (1h35:54), dietro alla Francia (1h35:40) e davanti all’Inghilterra (1h35:56).

24^ CORSA INTERNAZIONALE CITTA’ ARCHEOLOGICA – Mazuronak-Mattuzzi. E poi Birca, Yaremchuk, Epis. Una grande gara femminile esalta il folto pubblico di Oderzo. Trionfa la bielorussa Volha Mazuronak, campionessa europea di maratona, che succede nell’albo d’oro della Corsa internazionale Città Archeologica alle romene Piscu (2017) e Birca (2018). Ma stupisce la prova di personalità della trentina Isabel Mattuzzi, campionessa italiana e finalista continentale 2018 dei 3000 siepi, che sui 5 km attorno a Piazza Grande mette alla frusta avversarie più esperte, e alla fine conquista un secondo posto da incorniciare. La lotta per il podio riguarda cinque atlete, perché anche la romena Roxana Birca, l’ucraina Sofiia Yaremchuk e la maratoneta Giovanna Epis reggono il passo delle migliori sino all’inizio dell’ultimo giro. La gara si decide all’ultima curva prima del ritorno in Piazza Grande, quando Volha Mazuronak allunga la falcata, sopravanza Isabel Mattuzzi e si presenta davanti a tutte sul rettilineo finale. Chiude in 16:07, con Isabel Mattuzzi poco lontana (16:10). Mentre Roxana Birca si conferma sul podio dopo la vittoria dell’anno scorso (16:13), davanti a Yaremchuk (16:15) ed Epis (16:17). Distacchi minimi per un grande spettacolo.

Fonte fidal

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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