Milano Marathon: i keniani Titus Ekiru e Vivian Kiplagat riscrivono la storia cronometrica della maratona in Italia

Di GIANCARLO COSTA ,

Titus Ekiru vincitore con record della Milano Marathon (foto organizzazione)
Titus Ekiru vincitore con record della Milano Marathon (foto organizzazione)

Un doppio record alla 19a Generali Milano Marathon, con la gara più veloce di sempre in Italia tra gli uomini e anche al femminile. Il keniano Titus Ekiru vola in 2h04:46 per demolire il primato della manifestazione. Quasi due minuti e mezzo in meno rispetto al tempo di 2h07:13 con cui il connazionale Edwin Koech, oggi terzo, due anni fa si era aggiudicato il successo nel capoluogo lombardo, finora il miglior risultato della storia sul suolo nazionale nei 42,195 chilometri. Seconda vittoria consecutiva a Milano per la keniana Vivian Kiplagat con 2h22:25, battendo il 2h24:59 di Margaret Okayo datato 2002 oltre che stabilire il miglior risultato cronometrico femminile in una maratona italiana.
Nella gara maschile, sotto una pioggia intermittente, il finale di Ekiru è travolgente per un crono che avrebbe potuto essere ancora più rapido, senza qualche incertezza ai rifornimenti. Solo Kenya sul podio con Evans Koech (2h07:22) secondo davanti a Edwin Koech (2h08:24). Al settimo posto Stefano La Rosa che chiude in 2h14:16. Il grossetano dei Carabinieri, con una flessione nel finale, resta a tre minuti dal personal best (2h11:08 nella scorsa stagione a Siviglia) e precede il 23enne emiliano Alessandro Giacobazzi (Aeronautica), ottavo in 2h17:45.

La leader tra le donne si rende protagonista di una gara in solitaria, con più di dieci minuti di vantaggio sull’altra keniana Joan Kigen Jepchirchir (2h32:32), mentre è terza l’etiope Ayelu Abebe Hordofa (2h37:50) che si lascia alle spalle la croata Nikolina Sustic, campionessa mondiale dei 100 km, quarta con il personale di 2h38:47.
Adesso la gara di Milano entra nella top ten mondiale maschile in base i record del percorso, al decimo posto, nella classifica che vede nell’ordine Berlino, Londra, Dubai, Francoforte, Chicago, Tokyo, Amsterdam, Rotterdam e Valencia, non considerando Boston che ha un tracciato in cui i record non possono essere omologati. I due vincitori di oggi avevano conquistato in coppia anche l’ultima maratona di Honolulu, nel mese di dicembre. Ekiru migliora di quasi tre minuti il personale (2h07:43 a Siviglia nel 2018) e ancora più ampio il progresso della Kiplagat, che è alla quarta affermazione di fila sulla distanza, sul tempo di 2h27:08 dell’anno scorso a Milano.

Fonte fidal

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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