Le Miglia di Agordo (BL), vittoria di Daniele Meucci

Di MARCO CESTE ,

Daniele Meucci
Daniele Meucci

“Su il busto!”, “Adesso spingi”, “Fai andare le gambe”, poi finalmente, all’imbocco dell’ultimo rettilineo, “Vai così, corri come un dio”. Dopo aver seguito e studiato il suo uomo, lungo tutto il severo e tecnico circuito di gara (parole di esperto), Massimo Magnani, direttore tecnico delle nazionali di atletica, si lascia andare all’ultimo, affettuoso incitamento a Daniele Meucci. 

E Daniele Meucci va come un dio verso il traguardo. Vince lui, in un splendida, calda serata d’estate, tra due ali di folla, la 22^ “Le Miglia di Agordo”, la corsa podistica internazionale su strada nel cuore delle Dolomiti bellunesi. E’ la sua seconda vittoria (ottava di un italiano) in Piazza Libertà, dopo quella del 2008, incassata per squalifica del re dei cross europei Segey Lebid , ma è quella buona, quella costruita, quella cercata come viatico per un Mondiale di Mosca di qualità.
C’è il meglio del mezzofondo prolungato italiano, due keniani da battaglia e un ucraino, all’ultimo test prima della maratona mondiale, allo sparo di inizio corsa. Tre giri di punzecchiature, di studio dell’avversario, di “riscaldamento” del motore , in cui Gabriele De Nard, l’idolo di casa, tiene la regia; poi Daniele Meucci strappa sulla salita di via Aivata e se ne va. Nessuno riesce a rispondere, l’unico in grado forse di farlo, John Kosgei, non è in giornata o ha in testa altri obiettivi. Meucci allunga progressivamente; e dietro si accende la bagarre per i posti sul podio: Gabriele De Nard, colto da crampi allo stomaco va alla deriva ma non molla per rispetto del suo pubblico; Simone Gobbo fa il fenomeno della serata; Vasyl Matviychuk , bello pronto per Mosca, resta agganciato al trenino degli inseguitori per altri tre giri e poi si sfila; e allora sono Ahmed El Mazoury, Ruggero Pertile e Philemon Kipkorir Maritim a giocarsi la seconda piazza. Mentre l’ingegnere aeronautico vola in libertà davanti a tutti, “Roro” Pertile prova a forzare al penultimo passaggio sul traguardo, ma è Ahmed El Mazoury a mettere tutti d’accordo e a vincere la volata dei battuti, terzo è il keniano e quarto proprio l’incendiario maratoneta di Padova.

Primo è l’azzurro Daniele Meucci ,in un 30’11” sui 10000 di valore per il gran caldo, e prima è l’azzurra Elena Romagnolo sui 5550 della gara femminile. Anche la vicecampionessa italiana dei 5000 fa una grande gara di attacco: al primo giro passa già davanti con Silvia Weisssteiner e Angela Rinicella (le altre sono fuori dei giochi), poi scarica Angela Rinicella e, al quarto chilometro, anche la favorita della vigilia Silvia Weissteiner. Sul traguardo rifila 7” all’altoatesina, terza è Angela Rinicella e quarta, a sorpresa, la junior azzurra di corsa in montagna ai prossimi Mondiali, Laura Maraga protagonista della “gara della vita”.
Nel pomeriggio de “Le Miglia di Agordo” grande e di qualità la partecipazione dei giovani alle 10 gare del GPG (217 iscritti, record per la corsa agordina) e sempre interessanti, godibili le due gare degli amatori e master.

Fiorendo Dalla Cà - Ufficio Stampa

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