Mezza maratona di Padova: il keniano Kipchirchir vola in 59m19s, podio per Yaremchuk ed Epis

Di GIANCARLO COSTA ,

Sofia Yaremchuk seconda nella maratonina di Padova (foto Fidal organizzazione)
Sofia Yaremchuk seconda nella maratonina di Padova (foto Fidal organizzazione)

Vittorie africane, ma anche risultati interessanti in chiave italiana alla mezza maratona di Padova. Tra le donne si piazza al secondo posto Sofiia Yaremchuk, 27enne dell’Esercito, in 1h11:30 a meno di un minuto dal record personale (1h10:33) e pronta a debuttare nei 42 km alla prossima Venicemarathon. Sul terzo gradino del podio Giovanna Epis, terza con 1h12:37. Per la veneziana dei Carabinieri, che sui 21,097 chilometri ha un primato di 1h11:14, era il ritorno agonistico dopo aver partecipato alla maratona delle Olimpiadi dove è stata 32esima. Nella 21esima edizione della Padova Marathon imperniata sulla “mezza” con partenza da Abano Terme e passaggio a Montegrotto Terme, a dominare la gara in 1h09:06 è l’etiope Rahma Tusa, nota al pubblico italiano per una tripletta di successi alla maratona di Roma.

Ancora più veloce la prova maschile con due atleti al traguardo di Prato della Valle in meno di un’ora. Trionfa il keniano Victor Kipchirchir che firma il notevole crono di 59:19, quinto al mondo nel 2021 migliorando il personale di 59:31, davanti al connazionale David Ngure, 59:47 al debutto. Una prestazione che acquista ancora più valore considerando che non c’erano pacer a scandire il tempo: mai senza lepri si è viaggiato così forte in Italia in una gara che non fosse un campionato iridato. Terzo l’ugandese Andrew Rotich Kwemoi (1h01:10) a precedere il marocchino Mohammed Ziani (1h01:16). Entrambi i vincitori riscrivono il primato della manifestazione.

Al quinto posto arriva Daniele Meucci (Esercito) che riparte dal crono di 1h02:40 dopo una corsa condotta praticamente in solitaria, al rientro su questa distanza. L’ingegnere pisano, già campione europeo di maratona, non completava una gara su una distanza così lunga dal personale sfiorato con 2h10:52 alla maratona di Francoforte nell’ottobre del 2019 prima di una serie di problemi fisici. “Ho perso presto il ritmo dei primi - commenta - ma tutto sommato è stato un buon test, tenendo conto che non correvo una mezza maratona da un paio d’anni”. Fra gli atleti top il primo a staccarsi è stato Meucci, tra il terzo e il quarto chilometro. Intorno al decimo ha perso terreno Rotich Kwemoi, con Kipchirchir rimasto solo insieme all’esordiente Ngure Irungu. Tre chilometri spalla a spalla per i due, poi il vincitore l’ha staccato, continuando a spingere fino al traguardo.

La novità di questa edizione è stata la 10 km Rise and Run, corsa competitiva che ha visto le vittorie di Alessandro Giacobazzi (Aeronautica, 30:33) e dell’atleta di casa Laura Dalla Montà (Assindustria Sport, 37:02).

Fonte Fidal

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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