Maratona di Bergamo o... maratona dei “Runners Bergamo”?

Di ALBERTO ,

MaratonaDiBergamo Foto F.Dellapiana 00070
MaratonaDiBergamo Foto F.Dellapiana 00070

Di Fausto “Sir Marathon” Dellapiana

Ieri si è disputata l’undicesima edizione della “Maratona Internazionale di Bergamo” che ha regalato ai “Runners Bergamo” un primato che credo difficilmente superabile: quello della percentuale più alta di atleti di una stessa società classificati in una gara internazionale.

Sono stati infatti 96 i Runners Bergamo che hanno tagliato il traguardo: 17 nella maratona (su 129 classificati pari al 13%) e 79 nella mezza maratona (su 525 gli arrivati pari al 15%).

I numeri avrebbero potuto essere più “sostanziosi” se alcuni atleti “top”, in vista della gara sociale di maratona, non avessero “regalato” un giro. Infatti la loro partecipazione alla maratona era solo come preparazione alla maratona valida per l’assegnazione dl titolo di società e l’obiettivo dichiarato alla partenza era di correre per 30 km (tre giri).

Se questi atleti avessero deciso di correre un giro “gratis” (in pratica terminare la regolarmente la mezza e poi fare il terzo giro) i numeri sarebbero stati, come già detto, ancor più marcati.

Singolare tra l’altro la foto apparsa, a commento della gara, su di un quotidiano free press: su nove atleti, sette sono atleti Runners Bergamo!

La gara quest’anno è stata corsa su di un circuito “blindato”. Il servizio di controllo del traffico messo in atto dai Vigili Urbani è stato impeccabile. Nessun auto sul percorso e percorso quasi tutto delimitato da barriere e nastro!

L’unica nota negativa: la presenza di sola acqua al ristoro del 25 km (passaggio del terzo giro). L’evento si è verificato non tanto per la mancanza di integratori sul punto di ristoro, ma al fatto che questi erano stati distribuiti, a mio giudizio, male. Infatti già dal primo giro venivano messe a disposizione bottiglie intere di integratori, con il risultato di vedere decine e decine di bottiglie piene o quasi buttate per terra. Forse la presenza sul punto di ristoro, non degli Alpini, apprezzabile comunque il loro lavoro, ma di persone addette ai lavori (rappresentati di gruppi podistici) avrebbe sicuramente evitato questo spreco.

Ristoro comunque regolare al successivo passaggio.

La gara è stata vinta, in campo femminile da Giovanna Gritti dell’Atletica Castel Rozzone (3h34’20”) che ha preceduto Rossana Antonelli (3h39’10”) terza Simona Salvatore (3h56’41).

Dominio straniero in campo maschile. Vince il keniano Joshua Rop Kipchumba (2h19’39”), secondo posto per il marocchino Hicham El Barouki (2h28’58”) mentre sul gradino più basso del podio, l’altro marocchino, Tyar Abdeladi (2h33’00”).

Quarto e primo degli italiani Marco Zanchi giunto al traguardo con oltre 21 minuti di distacco.

Da segnalare l’ottimo piazzamento di “Vanni” Palazzini che ha terminato il suo “allenamento” in decima posizione (2h54’51”). 

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