Le variazioni sul tracciato e i top runners del Tor des Geants

Di GIANCARLO COSTA ,

Gianluca Galeati (foto Corthoud)
Gianluca Galeati (foto Corthoud)

Si avvicina la data di partenza del Il Tor des Géants, domenica 11 settembre e sono state presentate le variazioni al consueto tracciato che rimane sulle Alte Vie 1 e 2 della Valle d'Aosta.

Tracciato che è già scaricabile dal sito www.tordesgeants.it, insieme alla tabella con chilometraggio, dislivelli e
barriere orarie.
Entrando nel dettaglio:
1) La prima base vita, quella di Valgrisenche, è spostata appena sopra l’abitato, in località Bonne. Dalla base si percorrerà la strada che porta in fondo all'antico bacino lacustre, per poi raggiungere l’Epée lungo il sentiero che attraversa un bosco di larici monumentali, con secoli di vita sulle spalle. Per motivi logistici la strada che porta a Bonne sarà chiusa alle auto degli accompagnatori, che dovranno essere lasciate ai parcheggi di Valgrisenche. Per assistere loro atleti, gli accompagnatori autorizzati
potranno comunque utilizzare gratuitamente le navette che saranno messe a disposizione dall’organizzazione del Tor.
2) Il rifugio Sogno non sarà più un punto di ristoro del tracciato grazie al potenziamento di Goilles, in modo da affrontare poi con maggiori energie la salita successiva al rifugio Dondena.
3) Anche il ristoro al Lago Vargno è stato spostato. Si troverà un po’ più in alto (con un allungamento di 2 chilometri circa e 300 metri di dislivello positivo), per dare lustro al nuovo rifugio della Balma. Vargno rimane comunque il punto in cui è attiva la barriera oraria (spostata avanti di un’ora) e dove far arrivare le auto 4x4 per ogni necessità organizzativa.
4) Nuovo posto di accoglienza anche a Champoluc, dove si arriva scendendo dal Rifugio Crest. La discesa porta direttamente al nuovo Centro Benessere, una struttura polifunzionale gestita da Monte Rosa Terme. Permette di accogliere i trailers davvero in grande stile e in spazi ampi, confortevoli e adeguati,
soprattutto in caso di maltempo. La barriera oraria è spostata a Champoluc (giovedì, ore 13).
5) Nella Valle di Saint Barthelemy si passerà per il nuovo rifugio Magià, fresco di lavori, che si trova nel Comune di Nus. Oltrepassate le Finestre di Tsan non si sale verso il bivacco Reboulaz, ma, al contrario, si scende verso il nuovo rifugio Magià, seguendo l’originale tracciato dell’Alta Via 1. Poi si riprende il sentiero che sale a Cuney e si continua sul percorso tradizionale.
6) Non si transita più dal Rifugio Bonatti. Quindi, scavalcata la fessura del mitico Col del Malatrà non ci si tuffa nel vallone sottostante dove appunto c’è il Bonatti ma si procede mantenendosi il più possibile in quota fino a raggiungere il Pas Entre Deux Sauts, a 2524 metri. Da questa larga sella erbosa, si scende nel
vallone di Arminaz fino a riagganciarsi al tradizionale sentiero-balcone sulla Val Ferret e raggiungere il Rifugio Bertone, ultimo confortevole ristoro prima della discesa finale verso il sospirato traguardo di Courmayeur.
7) Per garantire ai trailers di arrivare per tempo e senza rischi alla barriera oraria in ingresso a Gressoney, è stato posto un nuovo cancello orario nell’ormai mitico ristoro di Niel, lungo la discesa che porta al fondo della
valle del Lys, già sulla “via del ritorno”. Il cancello orario è previsto per mercoledì alle 19,30. Per poi raggiungere agevolmente l’attrezzata base vita di Gressoney.

Detto delle variazioni al tracciato, passiamo alla presentazione dei top runners

Iniziamo con le donne: sicuramente lo saranno quelle del podio 2015, la svizzera Denise Zimmerman, Lisa Borzani e Marina Plavan, quindi Yulia Baykova reduce dalla CCC, Marta Poretti, Scilla Tonetti, Petra Mückovà l'atleta della Repubblica Ceca, recente vincitrice dell’Orobie Ultra Trail e Raffaella Miravalle, la “Guardaparco volante” di Ceresole formidabile discesista alla sua prima esperienza su una gara così lunga.

Passando al start list maschile, favori del pronostico al secondo dell'edizione 2015, l’emiliano Gianluca Galeati, a Oliviero Bosatelli il bergamasco vincitore dell'Orobie Ultra Trail, ad Andrea Macchi, primo italiano all’Utmb del 2015, a Silvano Fedel, a Stefano Trisconi anche se all'esordio su una distanza così impegnativa, così come il ligure-statunitense Michele Graglia e all'altoatesino Alexander Rabensteiner. Tra gli stranieri il più “italiano” di tutti è lo spagnolo Pablo Criado Toca, sempre nei primi 5, anche l'anno scorso dove fu uno dei pochi arrivati al traguardo di Courmayeur, quindi il norvegese Sondre Amdhal, nella top ten della Marathon des Sables, Christian Fatton, svizzero, terzo assoluto all’ultima Nove Colli Running e il francese Nauhel Passerat. Saranno comunque i sentieri che stabiliranno le gerarchie di una gara così difficile e impegnativa.

Gli atleti di casa, cioè i valdostani, saranno 103 sui 350 italiani al via e sugli 850 concorrenti complessivi, tra questi un serio candidato anche alla vittoria finale è Marco Bethaz, tra l'altro CT della Nazionale di winter triathlon, poi nomi storici come Giuseppe “Pech” Ouvrier e Loris Vuillem, tra le ragazze Sonia Locateli ed Elisabetta Negra.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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