Il keniano Kirui campione di maratona ai mondiali di atletica. Ruggero Pertile 8º

Di MARCO CESTE ,

Abel kirui all'arrivo (foto La Presse)
Abel kirui all'arrivo (foto La Presse)

Mondiali di atletica 2011, Daegu, Corea del Sud. 9 di mattina locali, 2 di notte in Italia. Ultima giornata del campionato iridato che inizia con la gara regina: la maratona.

Un percorso organizzato su un circuito da ripetersi per tre volte, che non presenta particolari difficoltà.

67 atleti al via, in rappresentanza di 33 paesi. Favoriti come sempre gli africani, con keniani ed etiopi su tutti. Per l'Italia c'è un solo atleta, Ruggero Pertile dell'Assindustria Padova, che certo non può lottare per una medaglia ma che vuole provare a fare una prestazione importante. Nelle dichiarazioni della vigilia Pertile dice di voler fare una gara in progressione, con una prima parte di attesa e risparmio, per andare in crescendo nella seconda. Il suo allenatore Massimo Magnani, poco prima del via, conferma che questa sarà la tattica, anche perchè le condizioni climatiche lo consentono.

L'inizio di corsa rispetta le previsioni, con gli africani che fanno il ritmo e Pertile che resta in fondo al gruppo. Col passare dei chilometri l'andatura va in crescendo: i primi 5 sono corsi a un passo di 3'11" al chilometro, che poi cala a 3'08", 3'06" fino ai 3'05" al 20° chilometro. In testa ci sono i keniani Kipruto, Kirui campione in carica e Kiptanui, gli etiopi fra cui Gebremariam vincitore di New York 2010 e Lilesa, tre marocchini fra cui Abourandam e atleti fra Uganda, Giappone e Cina. Al 13° chilometro però una svolta, con Gebremariam costretto al ritiro a causa di problemi muscolari.

Ma il ritmo diventa forsennato intorno al 27° chilometro, con Kirui che aumenta il passo in maniera decisa. E infatti se ne va, lasciando dietro di lui i compagni keniani e Lilesa. Intanto dietro Pertile inizia a macinare il suo passo e recuperare posizioni: dal 27° al 16°, fino al 10° posto.

L'andatura di Kirui è insostenibile, al 35° ha un vantaggio di 1'14" sui primi due inseguitori.

Gli ultimi chilometri sono in solitaria e l'arrivo è trionfale con il tempo di 2h07'38". Dopo i mondiali di Berlino 2009, Abel Kirui conferma il titolo mondiale. Secondo il connazionale Kipruto con 2h10'06" e terzo l'etiope Lilesa con 2h10'32". Un eccellente Ruggero Pertile chiude in ottava posizione, con 2h11'57".

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