Il keniano Daniel Too vince la Milano City Marathon 2012. La Kosgei vince fra le donne davanti a un'ottima Emma Quaglia
Di MARCO CESTE ,
Sotto una Milano bagnata dalla pioggia, in 13 mila fra maratoneti e staffettisti hanno preso il via della Milano City Marathon 2012. Situazione diametralmente opposto rispetto al 2011, quando si arrivò al traguardo con 27 gradi. Questa mattina si è partiti con 9 gradi centigradi. Circa 5 mila gli iscritti alla 42 chilometri, 3900 gli arrivati.
Partenza dal Polo Fieristico di Rho, per poi entrare i Milano e percorrere le vie più belle della città, fino all'arrivo sotto il castello Sforzesco.
Tre le lepri a fare l’andatura, con gli atleti africani a comandare la gara fin dalle prime battute. Oltre ai runner keniai ed etiopi, in evidenza i brasiliani per i quali la Maratona di Milano vale come Trials per le olimpiadi.
Fra le donne in testa la keniana Irene Kosgei, con un'ottima Emma Quaglia in seconda posizione.
La gara si accende dopo il 30° chilometro, quando senza più lepri resta un quartetto di atleti a giocarsi la vittoria: Naibei, Kurgat, Too e Gemechu. Naibei però, vincitore a Milano nel 2011, si stacca e lascia gli altri tre a comandare la corsa. Dal 39° chilometro l'etiope Gemechu e i due keniani, provano alcuni allunghi per testare lo stato degli avversari, che puntualmente rispondono.
Al 40° però ecco quello che sembra l'allungo decisivo, messo a sego da parte di Daniel Too. Gli atleti devono ancora negli ultimi chilometri affrontare grosse pozzanghere d'acqua, che certo non facilitano la corsa.
Too si avvia da solo e trionfatore verso il traguardo, passando sotto l'arco d'arrivo con il tempo di 2h08'39". Alle sue spalle, staccati di pochi secondi, Nickson Kurgat e Biru Gemechu. In nona posizione Giovanni Gualdi delle Fiamme Gialle con 2h15'25".
Fra le donne vince la Kosgei con 2h31'07", davanti a Emma Quaglia del Cus Genova con 2h31'15" e l'eritrea Nebiat Habteramiam con 2h38'09".
