Impossible Games di Oslo: protagonisti Warholm, Ingebrigtsen, Moen e Therese Johaug

Di GIANCARLO COSTA ,

Jakob Ingebrigtsen record europeo sui 2000m (foto worldathletics)
Jakob Ingebrigtsen record europeo sui 2000m (foto worldathletics)

Gli Impossible Games di Oslo rendono vero anche ciò che appare virtuale, come il pubblico costituito da marionette di cartone, le sfide a distanza e tutto ciò che ancora manca per tornare allo spettacolo tradizionale dell'atletica. In mezzo a tanta fatica per proporre uno show che fosse il meno lontano possibile dalla normalità, gli sforzi sono stati ripagati dai fuoriclasse norvegesi della corsa, su tutte le distanze.

Iniziando da Karsten Warholm, unico iscritto sui 300 metri ostacoli uomini. Il 33”78c del norvegese due volte campione del mondo sui 400 ostacoli è il miglior crono assoluto di sempre, al di sotto della miglior prestazione outdoor firmata dal britannico Chris Rawlinson nel 2002 (34”48c), con la nota di merito di aver corso da solo, senza il pungolo di avversari.

Da un record mondiale ad un record europeo, stabilito da un altro fenomeno norvegese, Jakob Ingebrigtsen, che ha largamente strapazzato il limite continentale di Steve Cram (4’51”39c) chiudendo in 4’50”01c (nono crono assoluto all-time e sesto performer di sempre) la fatica dei 2000 metri, corsi assieme ai fratelli in una sfida virtuale contro il team keniano guidato da Tim Cheruiyot, che aveva corso in mattinata a Nairobi. Henrik in 4’53”72, e Filip in 4’56”91, hanno avuto tutti la meglio su Cheruiyot (5’03”05), per una facile vittoria di team dei fratelli più famosi del mondo nell'atletica. Prima di correre assieme ai fratelli, Filip Ingebrigtsen ha vinto i 1000 metri in 2’16”46, crono più veloce dell'anno e primato nazionale. Il primato del meeting, che fu il record mondiale, è ancora del Presidente di World Athletics Sebastian Coe (2’12”18 nel 1981).

A fine meeting arriva anche l'altro primato d'Europa, sui 25000 metri, centrato come da programma dall'ex recordman europeo di maratona Sondre Nordstad Moen, che in 1h12’46” ha migliorato di oltre un minuto il limite di 1h13’57” detenuto dal tedesco Stephane Franke. La "wavelight technology" ha fatto il suo esordio in un contesto da primato, illuminando il percorso della gara di Moen tracciandone il ritmo desiderato.

Sui 10000 metri, la campionessa Olimpica e Mondiale di sci di fondo Therese Johaug ha stabilito il suo record personale in 31’40”67c, ovviamente miglior prestazione mondiale dell'anno, a conferma del fatto che la federazione norvegese voleva portarla ai Mondiali di Doha.

Si è sempre detto di voler vedere i keniani nello sci di fondo a contrastare i norvegesi, in realtà i corridori degli altipiani africani devono ben guardarsi da questi incredibili “Norge”!

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Commenta l'articolo su Twitter...

Può interessarti