Il ritorno di Antonio, il “combattente”!

Di ALBERTO ,

BresciaArtMarathon Foto F.Dellapiana118
BresciaArtMarathon Foto F.Dellapiana118

Di Fausto “sir Marathon” Dellapiana.

Spesso mi si rimprovera di non scrivere abbastanza delle/sulle maratone alle quali partecipo, ma sono convinto che per scrivere serva la materia prima: la “notizia”.

Certo potrei scrivere quelli che io chiamo pezzi “fotocopia” del tipo: siamo partiti ..., con ..., il premio era ... , abbiamo pagato di pedaggio ...; dove i puntini sono le variabili che contraddistinguono un “pezzo” da un altro. Articoli che alla fine non interessano nessuno, se non chi lo scrive.

Potrei anche scrivere del piazzamento dei Runners Bergamo sul podio, come società, ma anche questa è una notizia ... che non fa più notizia (anche ieri ci siamo classificati secondi!), oppure visto che è frutto di dati oggettivi, altri potrebbero scrivere pezzi sulle gare.

Bene, con queste premesse, per la maratona di Brescia l’articolo non avrei dovuto scriverlo.

A farmi cambiare idea è stato l’arrivo di Antonio, il nostro atleta assente da molto tempo dai campi di gara, non certo dalla corsa, in quanto sembra che non abbia mai rinunciato del tutto a quella che lui mi ha confidato essere stata la sua “droga”: la corsa!

La prima parte della notizia potrebbe essere che è arrivato dopo di me, e questa sarebbe già una notizia con la “N” maiuscola. Ricordo che anni fa abbiamo corso ... la prima parte della maratona di Prato. Io fresco fresco, mentre lui era reduce dalla “Otto ore di Capraia”, o meglio da una “massacrante” otto ore, per via di una salita “spacca-gambe”. Avrebbe potuto essere l’occasione buona per me di precedere sul traguardo Antonio, ma anche quella volta ... arrivai secondo.

La notizia potrebbe essere l’aver colto Antonio sorridente e questo è documentato in ben “due foto”; chi lo conosce sa molto bene che è una rarità vederlo sorridere!

La vera notizia però è che forse per la prima volta Antonio, il “combattente”, Antonio che partiva sempre per “fare bene”, Antonio, che impostava sempre la gara su “ritmi estremi”, è partito per “terminare” la gara, per “esserci in gara”, indipendentemente dal risultato finale!

L’arrivo di Antonio, ieri, è stata la sua vittoria e sono del tutto convinto che anche lui la consideri una vittoria. Non importa il tempo finale, non importa se per una volta gli atleti davanti a lui erano di più rispetto a quelli dietro; tagliare il traguardo è stata la sua vittoria.

Credo e spero che ci siano per Antonio molte altre “vittorie”.

Credo che ieri Antonio si sia reso conto di quanto è amato tra il “popolo delle lunghe”. Cito solo quello che mi ha detto un mio carissimo, amico dopo l’arrivo di Antonio: “Grazie, Fausto, per averci riportato Antonio!”. In realtà io non ho fatto nulla, l’unica mia fortuna è di appartenere alla sua stessa società.

Bentornato, Antonio!

PS Avete certamente notato l’uso continuo del nome Antonio. Beh in questo caso è volutamente ... voluto e, per una volta, concedetemelo.

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