Henri Aymonod vince la Coppa del Mondo di corsa in montagna alla Chiavenna Lagunc

Di GIANCARLO COSTA ,

Henri Aymonod vincitore a Chiavenna (foto Gulberti Fidal)
Henri Aymonod vincitore a Chiavenna (foto Gulberti Fidal)

Un atleta italiano torna a vincere la Coppa del Mondo di corsa in montagna. Il trofeo maschile per la stagione 2021 è del valdostano Henri Aymonod (Us Malonno) che si aggiudica l’ultima tappa a Chiavenna, in provincia di Sondrio, e chiude in testa nella classifica generale, oltre che in quella di specialità del chilometro verticale. Anche sul podio femminile della World Cup sventola il tricolore per il terzo posto della valtellinese Alice Gaggi (La Recastello Radici Group), quattordicesima al traguardo della prova conclusiva ma con i punti utili per conservare il piazzamento finale alle spalle della keniana Joyce Muthoni Njeru e della britannica Charlotte Morgan. Nel Kilometro Verticale Chiavenna Lagunc è invece la fuoriclasse Andrea Mayr a prendersi il successo di giornata e il trofeo di specialità. Era da quattro anni che un azzurro non riusciva a trionfare in Coppa del Mondo, dal successo di Alex Baldaccini e di Alice Gaggi nel 2017.
La gara a cronometro di Chiavenna decide le sorti del trofeo, tra conferme e sorprese, sui 3298 metri di lunghezza e mille di dislivello (da 352 a 1352 sul livello del mare). Anche oggi un’ottima prestazione di Henri Aymonod, 25enne di Rhêmes-Saint-Georges, con il tempo di 31:41 per la terza vittoria consecutiva in questa gara mantenendo l’imbattibilità nelle “scalate” che detiene da ormai tre anni. “Sensazioni bellissime, ho cercato di spingere forte su questi scalini - commenta l’azzurro - e di rimanere concentrato per non sprecare passi ed energie. Penso di essere cresciuto tanto quest’anno, di aver fatto esperienze e gare in percorsi incredibili, più lunghe, più corte, di ogni tipo. Insomma una bellissima World Cup alla quale spero di partecipare anche il prossimo anno per scoprire nuovi posti e fare nuove avventure”.

Nella storia del trofeo mondiale (noto come Grand Prix fino al 2013) Henri Aymonod è il quinto italiano ad imporsi tra gli uomini dopo Antonio Molinari (2000), Marco De Gasperi (2001), Marco Gaiardo (2007) e Alex Baldaccini (2017), invece al femminile hanno vinto Antonella Confortola (2003), Valentina Belotti (2012) e Alice Gaggi (2017). Dietro di lui l’ungherese Sandor Szabo, al comando nel ranking prima di Chiavenna, che chiude la gara quindicesimo e lontano dai primi con il tempo di 36:29, e il keniano Geoffrey Gikuni Ndungu, che conquista la coppa di specialità classic, dodicesimo oggi. La Coppa di specialità long distance va allo spagnolo Raul Criado Sanchez. Nel 36esimo Trofeo Amici Madonna della Neve, secondo posto al traguardo di Tiziano Moia (Gemonatletica, 32:19) e terzo di Nadir Maguet (32:41) che precedono Alberto Vender (Valchiese, 33:00) e Matteo Eydallin (Atl. Susa Adriano Aschieris, 33:00).

Tra le donne è Joyce Muthoni Njeru ad alzare la Coppa del Mondo, a cui aggiunge anche il trofeo della specialità classic, guadagnando a Chiavenna i punti necessari a chiudere la classifica generale davanti a Charlotte Morgan (leader della coppa di specialità long distance) e alla valtellinese Alice Gaggi, che si prende il terzo posto. Non riesce il colpaccio all’altra keniana Lucy Wambui Murigi, soltanto nona, troppo poco per far tremare le consolidate posizioni delle favorite. La gara conferma anche il dominio di Andrea Mayr, partita per ultima con il pettorale numero uno, che sorpassa tutte le dirette avversarie lungo i mille metri di dislivello chiudendo in 35:42 e sfiorando di appena due secondi il suo record del mondo ottenuto nell’edizione 2018 in uno dei luoghi più suggestivi delle Alpi italiane, tra mulattiere e baite, attraversando i boschi vestiti dei primi colori autunnali. Sul podio della gara di Chiavenna in seconda posizione Francesca Ghelfi (Podistica Valle Varaita, 39:17), campionessa tricolore quest’anno nel format classico e sulle lunghe distanze, mentre finisce terza l’irlandese Sarah McCormack (39:57) davanti a Giulia Murada (Pol. Albosaggia, 40:28) e Vivien Bonzi (Falchi Olginatesi, 40:44).

Fonte Fidal

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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