Fontanellato: piccola meraviglia dopo le fatiche della Maratona delle Terre Verdiane

Di DAVE ,

FOTNANELLATO
FOTNANELLATO

Per il tredicesimo anno, domenica 28 febbraio, le strade dei luoghi cari a Giuseppi Verdi risuoneranno del ritmico scalpiccio dei partecipanti alla Maratona delle Terre Verdiane. Per chi decidesse di fermarsi sul posto qualche giorno in più, la gara rappresenterà anche un'occasione per lasciarsi accarezzare dalla dolcezza dei luoghi verdiani. Tra le possibili mete di una piacevole gita fuori porta, particolarmente apprezzabile è Fontanellato.

Insignita dal Slow Food nel 2004 del riconoscimento di cittàslow, sulla base di indicatori come la qualità urbana, le infrastrutture, l'ospitalità, la valorizzazione delle produzioni tipiche e dell'enogastronomia, la cittadina sa unire alla genuina piacevolezza tipica della vita nelle province italiane lo splendore di alcune pregevoli testimonianze artistiche.

Una visita al borgo, suggestivo intreccio di strette vie e accoglienti piazzette, non può prescindere da alcuni punti fermi. Molto interessanti sono due edifici di carattere religioso, come l'Oratorio dell'Assunta e la chiesa di Santacroce. Il primo, edificato una prima volta nella seconda metà del Cinquecento, ma continuamente restaurato nel 1720, è impreziosito da una ricca decorazione. Particolarmente apprezzabile, all'interno, è la sagrestia lignea, firmata da Giulio Saletti nel 1720 e vero e proprio capolavoro del barocchetto. La chiesa di Santa Croce, invece, è stata costruita nel corso degli anni ampliando una cappella dedicata a Santa Croce per volere di Gilberto Sanvitale, signore locale, nella prima metà del XV secolo. Ad aumentare il fascino del luogo di culto concorre la ricca collezione di dipinti settecenteschi ospitata all'interno.

Non minore interesse destano alcune architetture civili. Il teatro comunale (visitabile solo su prenotazione, tel. 0521-823220), per esempio, è un piccolo gioiello. Un primo teatro venne progettato personalmente da Alessandro Sanvitale, signore dell'epoca, nel 1681. Nel 1832, però, quel teatro venne demolito interamente e lasciò spazio all'attuale struttura, realizzata tra il 1858 e il 1866. Se l'esterno dell'edificio si presenta in linee semplici, l'interno è degno di una bomboniera. Strettamente legati alla tradizione del borgo, poi, sono i vecchi lavatoi, dove le massaie lavavano i panni e i carrettieri abbeveravano i cavalli. Erano due, uno in via del Fontanino e uno in vicolo Zambelloni, del 1878. Recentemente sono stati recuperati e riqualificati, con un'operazione di restyling urbano che ha interessato tutta la via e la piazzetta antistante, su cui affaccia la Rocca Sanvitale.

Prima di diedicarsi alla visita della Rocca Sanvitale, si può volgere lo sguardo - di fronte - alle bellezze delle ex scuderie Sanvitale. L'edificio, che originariamente faceva parte del castello, ospita all'interno gli orti botanici e le serre fredde create per volere dei conti. Nel 1935, il complesso venne ceduto alla famiglia Gandini, che lo restaurò. Oggi, parco e scuderie sono proprietà privata.

Tra tutte le attrattive del borgo, tuttavia, ciò che proprio non si può mancare è la Rocca Sanvitale, che sorge su un appezzamento di terra separato dal resto del centro abitato da un fossato colmo d'acqua. Visitare la rocca sarà come compiere un viaggio a ritroso nel tempo. L'appartamento nobile,al primo piano, è stato trasformato in un museo in cui sono esposti arredi e decorazioni risalenti ai secoli compresi tra il XVI e il XIX. Gli amanti dell'azione, inoltre, apprezzeranno la raccolta di armi del periodo che va dal Seicento all'Ottocento, mentre i cultori dell'arte non potranno fare altro che stroppicciarsi gli occhi di fronte ad alcuni affreschi degli ambienti al piano basso. Capolavoro assoluto è la "Saletta di Diana e Atteone" affrescata nel 1523-1524 da Francesco Mazzola,  noto come Parmigianino, per il conte Galeazzo Sanvitale e sua moglie, Paola Gonzaga. Molto curiosa, infine, è l'ottocentesca camera ottica, nascosta in uno dei torrioni della cinta muraria. Nel segreto della struttura, un sistema di specchi riflette l'immagine della piazza antistante su uno schermo

Fontanellato

20 km da Parma in direzione di Piacenza.

Come arrivare: autostrada A1 Milano-Bologna, uscita Parma Ovest. Quindi, per circa 8 km, seguire le indicazioni per Fontanellato

Rocca San Vitale

(visitabile solo con guida)

Informazioni: 0521-829055 (ufficio turistico)

Visite:

da novembre a marzo, nei feriali 9.30/11.30 e 15/17, nei festivi 9.30/12 e 14.30/17;

da aprile a ottobre, nei feriali 9.30/11.30 e 15/18, nei festivi 9.30/12 e 14.30/18.

Biglietti:

Percorso completo (sale arredate, camera ottica e stanze a piano terra con affresco del Parmigianino)

Adulti: 7 euro

Gruppio (20 persone): 6,50 euro

Bambini (6-16 anni): 2,50 euro

Percorso piano nobile (sale arredate e camera ottica)

Adulti: 4 euro

Gruppio (20 persone): 3,50 euro

Bambini (6-16 anni): 2,50 euro

Percorso Parmigianino

Ingresso unico: 3 euro

13° Maratona Terre Verdiane

Domenica 28 febbraio 2010

Salsomaggiore (Pr)

www.verdimarathon.it

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