Europei di Atletica: Pietro Arese quarto nei 1500m di Ingebrigtsen, Nadia Battocletti settima nei 5000m

Di GIANCARLO COSTA ,

Pietro Arese (foto fidal colombo)
Pietro Arese (foto fidal colombo)

Grande prova del piemontese Pietro Arese nella finale dei 1500 metri dei Campionati Europei di Atletica di Monaco. Un concentrato di personalità e stile, una corsa leggera ed efficace, una rimonta che stava per concretizzarsi e che lo avrebbe spedito sul podio d’Europa, una medaglia che sfugge per soli dodici centesimi. Ma all’Olympiastadion è la serata segna il definitivo salto di qualità di Pietro Arese, già finalista ai Mondiali indoor in marzo (ottavo) e quarto nei 1500 della rassegna continentale, con un tempo che in Italia non si ricordava dal 1996, ovvero dall’epoca di Gennaro Di Napoli. Il 3’35”00c (PB di oltre due secondi rispetto al suo precedente 3’37”23c, quarto italiano di sempre) è frutto di una condotta coraggiosa, a tratti spregiudicata, senza il timore di giocarsela nelle posizioni di testa e con la freddezza di chi ha talento per davvero. A due giri dal termine comincia a riportarsi nel gruppo buono, sale al quarto posto, poi al terzo a cinquecento metri dall’arrivo, prima di essere ripreso da un paio di rivali al contrattacco. Quando va in difficoltà lo spagnolo Mario Garcia, negli ottanta metri finali, l’impressione è che il torinese possa riuscire a risucchiarlo per indossare un bronzo che sarebbe stato sorprendente, e invece per completare la rimonta mancano soltanto dodici centesimi, quelli che dividono l’iberico (3:34.88) dall’azzurro, nella gara dell’oro del fuoriclasse norvegese Jakob Ingebrigtsen (3:32.76) e dell’argento del britannico Jake Heyward (3:34.44).

5000 metri femminili

Settima, Nadia Battocletti. Un piazzamento da considerare come un punto di ripartenza in una stagione condizionata dall’infortunio alla tibia. Oltre tremila metri con le avversarie più forti, l’ipotesi di un inseguimento (da quarta) verso il podio, poi la flessione. Ma si ricomincia da Monaco per disegnare un futuro roseo. L’Olympiastadion impazzisce per l’idolo di casa Konstanze Klosterhalfen (14:50.47) che nell’ultimo giro stacca la turca Yasemin Can (14:56.91), argento dopo l’oro dei 10.000. Il bronzo parla britannico con Eilish McColgan (14:59.34).

Fonte Fidal

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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