È morto Carlo Durante, Campione Paralimpico di maratona

Di GIANCARLO COSTA ,

Carlo Durante (foto fidal)
Carlo Durante (foto fidal)

Un improvviso malore mentre pedalava in tandem con un amico sul Montello, a Nervesa della Battaglia, nel Trevigiano. Così è morto Carlo Durante, 73 anni, Campione Paralimpico di maratona tra i non vedenti. Era nato a Volpago del Montello, paese di altri grandi maratoneti come Salvatore Bettiol e Bruna Genovese, ma risiedeva a Montebelluna. Lascia la moglie e le figlie Chiara e Daniela.

Nella maratona, la sua specialità preferita, Durante ha scritto pagine memorabili nella storia dello sport paralimpico. Era stato medaglia d’oro alla Paraolimpiade di Barcellona nel 1992, argento ad Atlanta nel 1996 e bronzo a Sydney nel 2000. Fra i tanti titoli conquistati anche un Campionato del Mondo nel 1994 e tre vittorie ai Campionati Europei (1991, 1993 e 1997). Si è inoltre affermato come campione italiano non vedenti dal 1990 al 2004, trionfando in tutte le distanze.
Pioniere del movimento paralimpico, ha anche dedicato la sua vita all’attività di promozione dello sport per i disabili, conquistando numerosi riconoscimenti istituzionali come il Collare d’oro al merito sportivo. Al di là dei risultati, ottenuti in un’epoca in cui l’attività paralimpica era agli albori, resta il ricordo di una persona di grande spessore umano. Alla famiglia vanno le condoglianze del presidente FIDAL Alfio Giomi, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana.

Fonte fidal

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Commenta l'articolo su Twitter...

Può interessarti