Dal Rwanda al monte San Primo per la Bellagio skyrace

Di GIORGIO PESENTI ,

Niyirora e Simukeka con Giorgio Pesenti Presidente Valetudo Serim by Racer
Niyirora e Simukeka con Giorgio Pesenti Presidente Valetudo Serim by Racer

Dopo i successi nella ZACup si riconfermano nella classicissima Lariana i Rwandesi Niyirora Primitive e Simukeka Jean Baptiste. La skyrace di Bellagio è stata la finale del circuito Italy Series ISF e quarta prova del circuito Lombardia take your time Serim organizzato da Valetudo-Serim by Racer con il patrocinio di CSEN outdoor.
In Rwanda come in Kenia non esiste lo skyrunning e allora sorge spontanea una domanda: come mai questi atleti, in pochi mesi, si adattano anche a correre lo skyrunning con risultati strabilianti?

Provo a rispondere a questa domanda. L’atleta africano più esperto sulle nostre montagne è senza dubbio Simukeka, Jean Baptiste è già un po' di anni che si cimenta nelle gare in Italia su strada e in montagna con risultati eccellenti infatti l’anno scorso dopo una stagione agonistica intensa è riuscito pure a vincere la maratona di Reggio Emila. Quest’anno Simukeka si è perfettamente calato nei panni dello skyrunner andando a trionfare in gare prestigiose come la Resegup, la Valchiavenna skyrace, la half della Veia, la mezza maratona in montagna della Rampigada, la ZACup e per ultima la Bellagio skyrace, dopo appena sette giorni dalla bella prestazione nella maratona internazionale di Sofia in Bulgaria. Questo sergente dell’esercito Rwandese è un po' il capitano delle gare outdoor per i suoi compagni Africani, Jean mette volentieri a disposizione la sua competenza tecnica e tattica ma soprattutto insegna come prima cosa ad essere umili, rigorosi nella preparazione atletica e nella conduzione alimentare ed infine ha una grande capacità di far breccia nella parte psicologica della persona organizzando un’ordine mentale da far invidia alle menti più meticolose. Queste doti umane di Jean Baptiste hanno permesso alla giovane Niyirora, Primitive non essendo mai stata in Italia e non avendo la più pallida idea di cosa fosse la corsa in montagna e tanto meno cosa fosse lo skyrunning, con una sola lingua a disposizione il Rwandese. In poche gare, che si posso contare sulle dita delle mani, si è ritagliata uno spazio vincente e cosi grazie alle sue due ultime vittorie scoppiettanti alla Zacup e alla Bellagio skyrace è riuscita ad arrivare già ai vertici dello skyrunning internazionale. Un’ultima annotazione e non di poco conto! Questi atleti africani, Rwandesi e Kenioti si dividono equamente tra di loro i premi vinti alle gare, questo fatto sicuramente colloca questi ragazzi e ragazze su un piano mentale eccelso sia a livello sportivo che in quello umano.

Valetudo-Serim alla Bellagio skyrace, oltre ai risultati dei suoi atleti africani, ha avuto soddisfazioni eccellenti partendo dai due argenti conquistati dalla campionessa Rumena Denisa Dragomir e dal campione italiano di skyrunning 2018 l’incontenibile Minoggio Cristian, citazione particolare anche per Cecilia Pedroni che con il settimo posto di Bellagio conquista il titolo di miglior atleta femmina nella classifica di combinata Italy Series della federazione internazionale di skyrunning. Segue nella classifica femminile 17a Arrigoni Giuliana, nella maschile seguono: 5° il campione piemontese Bert Paolo, 10° Belinghieri Clemente, 12° Rota Luca, 25° Imberti Mattia, 38° Monti Floriano, 39° Benvenuti Fabio, 60° Acquistapace Alfredo.
Un ringraziamento per l’organizzazione della Bellagio skyrace, half marathon e VK a Franco Sancassani e al suo staff di volontari.

Di Giorgio Pesenti

  • Sono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.

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