Corsa Orientamento

Di GIANCARLO COSTA ,

legenda orienteering
legenda orienteering

Introduciamo un aspetto nuovo della corsa su RUNNINGpassion con la corsa orientamento. In Italia è una disciplina quasi sconosciuta ai più, che non siano praticanti o appassionati, nei paesi scandinavi e Germania è a livello di altre specialità della corsa.

Tante volte ne avremmo bisogno quando ci perdiamo per i sentieri di montagna o nei boschi, sicuramente è uno sport dove oltre a far girare velocemente le gambe, bisogna usare occhi e cervello. In gara si usano le cartine, ma quando si corre qualche lungo in natura, montagna o boschi, in posti sconosciuti, in fondo si applicano proprio i principi che regolano questo sport. Per informazioni via internet www.fiso.it

Con quest'articolo della nostra collaboratrice entriamo nel magico mondo dell'Orienteering.

Corsa Orientamento

di Carmela Vergura

L'ambiente in cui si svolge è principalmente quello naturale, per questo viene chiamato lo sport dei boschi, ma si può praticare con uguale divertimento anche negli intricati centri storici di molte città.
La Corsa Orientamento è una prova contro il tempo, in cui il concorrente, con l'ausilio di una carta speciale molto particolareggiata e della bussola, deve raggiungere nel minor tempo possibile il traguardo, transitando per una serie di punti di controllo che vanno frequentati nell'ordine stabilito.
La scelta di percorso da un punto di controllo all'altro è libera ed è fondamentale la veloce e precisa lettura della carta topografica.

Come Funziona

L'Orienteering è chiamato lo Sport dei Boschi, perchè il suo campo di gara ideale è il bosco, ma si può praticare anche in altri ambienti quali centri storici, parchi pubblici, campagne, ecc.Equipaggiamento
Chi pratica l'Orienteering agonistico usa normalmente un abbigliamento specifico ed una bussola. I principianti possono tranquillamente iniziare senza nessun tipo di attrezzatura particolare: solo la bussola è indispensabile.
Iscrizione

Al momento dell'iscrizione viene consegnato il pettorale ed il cartellino testimone che l'atleta dovrà punzonare in gara.
Nelle competizioni maggiori si utilizza un sistema di controllo elettronico con un microchip.
Partenza

Si parte ad intervalli di alcuni minuti uno dall'altro; al via il concorrente riceve la carta del terreno di gara su cui sono disegnati dei cerchietti che rappresentano i punti di controllo. La partenza è segnata sulla carta da un triangolo.
La gara

Il concorrente deve raggiungere i punti di controllo nella stessa sequenza in cui sono numerati sulla carta. Ad ogni controllo si trova una lanterna (segnale bianco-arancio), dove l'atleta troverà un punzone con cui marcare, sul cartellino testimone personale, il proprio passaggio.
L' arrivo
Al traguardo viene rilevato il tempo ed il cartellino testimone viene ritirato e controllato.
Se le punzonature sono complete, vince colui che ha impiegato il minor tempo.

L'ORIENTEERING E' BELLO, FA MUOVERE GAMBE E CERVELLO

Chi partecipa ad una prova di Orientamento, utilizza una carta topografica realizzata appositamente per questo Sport, con segni convenzionali unificati in tutto il mondo.
Si gareggia individualmente od in squadra, transitando dai diversi punti di controllo posti sul territorio.
Raggiunto il punto di controllo si dovrà registrare il passaggio sul proprio testimone di gara.
Vince chi impiega il tempo minore; in questo Sport non vince sempre il più veloce, ma colui che è in grado di orientarsi più rapidamente e di fare le scelte di percorso migliori.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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