Correndo sotto la pioggia

Di GIANCARLO COSTA ,

Pavè scivoloso, ombrelli, curve, le difficoltà dopo la pioggia
Pavè scivoloso, ombrelli, curve, le difficoltà dopo la pioggia

Le previsioni meteo incerte in vista della Turin Marathon, pongono il problema di come vestirsi il giorno della gara. A volte una lunga e meticolosa preparazione può andare in fumo se quel giorno il tempo meteorologico fa i capricci e magari preparati per il sol leone, ci ritroviamo a fare slalom tra le pozzanghere.

Di solito prima di una grande maratona si usano giacche e pantaloni in kway, magari logori, da abbandonare dopo la partenza. In questo caso bisogna fare mente locale alla situazione e magari improvvisare sul momento.

Lasciando perdere chi preferisce comunque correre in canottiera e pantaloncini e se ne fa un baffo delle protezioni termiche, direi di iniziare dalla testa, con i cappellini con visiera, che sono un utile riparo per testa e occhi, (soprattutto per chi corre con gli occhiali).

Poi le gambe, magari anziché i pantaloncini sgambati, è meglio usare i fuseax sopra il ginocchio, che coprono i muscoli delle cosce. E poi bisogna massaggiarsi con le creme apposite riscaldanti ed idrorepellenti, in commercio ce ne sono parecchie, c'è solo l'imbarazzo della scelta.

Si passa quindi alla parte superiore del corpo. Qui si può scegliere tra correre con la sola canottiera, con la maglia a metà maniche, con il Kway manica lunga o corta indossato, anche se bisogna fare in modo che il numero sia sempre ben visibile. A volte può essere una soluzione il Kway senza maniche sotto la canottiera da corsa.

E poi c'è la tecnica di corsa. Anche senza fare lo slalom ed i salti tra le pozzanghere, per paura che i continui cambi di direzione influiscano sulla muscolatura e sul tempo finale, evitare di passare diretti in una pozzanghera con l'acqua che magari arriva alle caviglie, anche correndo una maratona si dovrebbe essere abbastanza lucidi per vedere un linea asciutta su una strada asfaltata, in fondo è una maratona, non una gara di Trail Running.

E speriamo che domenica ci sia il sole..

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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