Coledale Horsehoe (GB): grandi numeri, con Ionut Zinca 2º e Debora Cardone 5a nella prima prova del circuito Valetudo Mountain Running International Cup

Di GIORGIO PESENTI ,

Ionut_Zinca_in cresta (by_Valetudo_skyrunning).jpg
Ionut_Zinca_in cresta (by_Valetudo_skyrunning).jpg

Di Giorgio Pesenti

Coledale Horsehoe Braithwaite (Regno Unito). E' iniziata venerdi 13 aprile dall'aereoporto di Orio al Serio Bergamo l'avventura delle aquile Valetudo skyrunning: Cecilia Mora, lsabella Labonia, Debora Cardone, Matteo Lorenzi, Alberto Bolcato, Giorgio Pesenti e gli accompagnatori, la famiglia Rolfo: Roberto, Andrea e Roberto, la fotografa Serena. L’aquila Valetudo Zinca invece partiva dall'aereporto di Bilbao, quindi il forte atleta di origine Rumena, vincitore del circuito del Mountain Running dello scorso anno, si è unito a noi in tarda serata.

Dopo due ore e trenta il nostro aereomobile ci ha scaricato all'aereoporto di Manchester nel Regno Unito, poi con due macchine siamo arrivati a Braithwite sede dei nostri due alberghi e quartier generale della corsa Coledade Horsehoe. Il primo impatto con il parco nazionale di Lake Distrech nel nord ovest dell’Inghilterra e' stato come un incantesimo, questi graziosi villaggi Inglesi incastonati in un meraviglioso contesto verdeggiante di inizio primavera sono da considerare dei tesori da conservare gelosamente, anche perchè qui, oltre alla bellezza della natura, si respira un’atmosfera molto rilassante. I residenti di questo parco sono molto cordiali e gentili e non sono per nulla stressati, per cui è meglio che non esportiamo la nostra vita dell’Italia del nord, convulsa e frenetica.

Dopo una nottata nel silenzio di questa campagna Inglese, ecco il sospirato 14 aprile 2012, sospirato perche' ha preso forma e interesse il primo circuito Valetudo Mountain Running International Cup. Sinceramente non mi aspettavo un avvio cosi brillante, eccezionale la partenza delle dame, strabiliante e incredibile davvero vedere sulla linea di partenza 130 atlete. Non scherzo cari lettori proprio 130, un record per il podismo montano al rosa, roba da suonare campane a martello. E dovevate vederle! Che grinta avevano in corpo, in pratica e' stato come vedere una partenza collettiva di una nostra skyrace. Alle ore 13,15 lo start ha aperto ufficialmente la gara del Coledade in gonnella, giunta alla 30a edizione, le ragazze dopo una breve salitina su di un prato si sono lanciate come dei missili giù per la prima discesa di giornata, per conquistare dopo circa 1 km e mezzo lo stretto e ripido sentiero che portava al primo GPM di giornata.

Il percorso di questa prima prova VMNRIC 2012 è stato di km 13,7 per un dislivello complessivo di 1830 metri. Si pensava di trovare una corsa in montagna a portata di tutti i piedi, invece queste piccole montagne nascondevano delle insidie tecniche di media difficoltà sotto il profilo alpinistico. La Race del Coledade è assai bella e gradevole dal punto di vista podistico è un po’ come svolazzare sulle montagne russe in un attrezzato parco di divertimento, si alternano salite e discese molto ripide, in alcuni tratti addirittura diventano delle mini arrampicate. In sostanza le salite e le discese presentano due rilievi tecnici molto interessanti e ben distinti; la prima metà delle ascese e la parte finale della discese si corrono su vasti pratoni verdi, invece la parte finale delle ascese e la prima zona di discesa sono su un terreno sassoso e roccioso. Senza minimamente esagerare sembra di correre sulle vette Pirenaiche della Catalunya intorno ai 3000 metri di quota. Tra i vari gpm si percorrono dei mini falsopiani, nei tratti dove il terreno è meno sconnesso la vista degli atleti spazia su una notevole zona del parco del Lake District, gli occhi notano subito le varie tonalità di questo verde Inglese, le chiazze più chiare sono delle immense distese di prato e pascolo mentre le chiazze più scure sono delle rigogliose zone boschive.

Le abbondanti precipitazioni di acqua, neve e tempesta favoriscono il mantenimento di numerosi laghi, torrenti e fiumi, di conseguenza al variare delle condizioni atmosferiche, abbiamo potuto ammirare i vari colori, con le diverse sfumature di blu e azzurro dei corsi d’acqua. Infine mentre ci si arrampicava nei roccioni si notava il continuo turbinio delle nuvole nel cielo e quando i raggi solari riuscivano a bucare le nuvole pareva che si accendesse tutto il parco del Lake District. Comunque i nostri polmoni ci hanno ringraziato perché i respiri hanno immagazzinato ossigeno purissimo e incontaminato, qui l’inquinamento non è di casa, è praticamente inesistente anche perchè non ci sono fabbriche ne grosse arterie stradali.

La Coledade oltre alla tecnicità del suo tracciato molto selvaggio, è stata scelta come gara del Valetudo Mountain Running International Cup anche perché riesce a mantenere nel tempo un’enorme fascino d’avventura, infatti i km del percorso non sono marcati e i runner devono correre con cartina, bussola e fischietto al seguito, anche se prevale l’istinto di seguire un corridore locale, per risolvere i problemi d’orientamento. Ritornando alla cronaca, verso i 2/3 del percorso, nel tratto più impegnativo dell’intero percorso, su una salita molto ripida con dei gradoni naturali molto faticosi da superare i camosci maschietti hanno raggiunto il gruppetto delle prime runners rosa, al comando della due classifiche i corridori sia maschi che femmine si sono sempre controllati a vista. Su un percorso cosi breve è scontato che i corridori specialisti delle corse in montagna sono avvantaggiati rispetto a chi si prepara per le lunghe distanze.

Sul traguardo finale il primo atleta ad alzare le mani al cielo è stato Joe Symonds 1° in 1h07’45”, 2° con uno strepitoso recupero nel finale la new entry Valetudo skyrunning Italia Ionut Zinca in 1h08’42”, 3° Morgan Donnelly in 1h08’48”, 4° Rob Jebb in 1h09’18”, 5° Ben Abdelnoor in 1h10’37”, 6° Rob Baker in 1h10’38”, 7° Lloyd Taggart in 1h11’11’, 8° Ben Bardsley in 1h11’13”, 9° Karl Gray in 1h11’23”, 10° Rob Hope in 1h11’38”. Gli italiani in gara, tutti della Valetudo, sono stati Lorenzi Matteo 196°, Bolcato Alberto 250° e Pesenti Giorgio 320°.

Nella classifica femminile: 1^ Lauren Jeska 1h22’40”, 2^ Sarah O’Neil 1h23’16”, 3^ Catriona Buchanan 1h26’20”, 4^ Anna Bartlett 1h26’36”, 5^ Cardone Debora 1h26’56”, (la forte atleta Piemontese della Valetudo rosa ha sfoggiato una determinazione impressionante), 6^ Helen Fines 1h27’33”, 7^ Helen Berry 1h28’16” , 8^ Mel Price 1h28’27”, 9^ Sharon Taylor 1h29’06” ,10^ Jo Waites 1h29’48”. Di valore assoluto le altre prestazioni del team della Valetudo rosa con la campionessa mondiale di ultra trail 2010 Cecilia Mora 22^ in 1h35’05” e la rilevazione delle gare trail di inizio stagione Isabella Labonia 36^ in 1h40’34”.

Ringrazio lo staff dell’organizzazione di Braithwaite Lodge, lodevole l’impegno del direttore di gara Mike Robinson, anche lui in gara; come sempre, è stato prezioso il lavoro svolto dal nostro mega segretario del circuito VMNRIC Frances Serra.

  • Sono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.

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