Carico e scarico degli allenamenti per le lunghe distanze in montagna. Difficile essere in forma 365 giorni all'anno a parte il fenomeno Kilian Jornet Burgada.

Di GIORGIO PESENTI ,

Kilian Jornet Burgada alla Becca di Nona 2012 (foto Valetudo skyrunning italia)
Kilian Jornet Burgada alla Becca di Nona 2012 (foto Valetudo skyrunning italia)

Di Giorgio Pesenti

Per un corridore del cielo o un trailer “top” che intende seguire nel corso di tutta la stagione agonistica, i vari circuiti internazionali, nazionali o gare di vario titolo, la situazione agonistica è molto complicata, visto che da alcuni anni vengono organizzate competizioni importanti tutti i mesi dell’anno. In effetti gli atleti che desiderano spalmare la propria stagione agonistica su vari appuntamenti in qualsiasi periodo dell’anno, con percorrenze chilometriche di riferimento sui 42 per un dislivello complessivo di 5000 metri, non possono centrare ovviamente la propria programmazione su uno o due obiettivi concentrati in un lasso di tempo molto limitato. A causa di questo fatto i preparatori atletici hanno dovuto modificare le preparazioni in modo integrale per programmare correttamente sia i carichi di lavoro che gli scarichi di recupero, durante tutto l’anno agonistico.

I corridori che intendono essere in forma tutti i dodici mesi dell'anno, devono sapere che saranno inevitabili fluttuazioni delle prestazioni in allenamento e nelle gare; in generale, considerando solo la stagione primaverile ed estiva, le fluttuazioni dovrebbero rimanere nella fascia stimabile di circa 13 minuti in positivo o in in negativo. Ciò significa che un “top runner” o un “top trailer” che vale mediamente 4h30’ su una 42 km con il classico dislivello di 5000 metri complessivi, ovviamente questi dati sono rilevati dall’esperienza di alcuni osservatori, nei periodi con scarsa forma fisica possono disputare una km 42 in 4h43’30” mentre nei periodi di forma eccelsa il tempo stimabile è di 4h16’30”.

Ci sono studi in atletica leggera che sulla distanza dei 5000 in pista valutano questa fluttuazione fino a 12” al km. Nelle corse del cielo o nei trail, la distanza è di gran lunga maggiore e le velocità di corsa sono di crociera, poi esistono molte variabili per le difficoltà di varia natura che si possono trovare correndo su percorsi in alta quota. Nella prima ipotesi, cioè quando si è in forma fisica al 100%, la fase di scarico dai carichi di allenamento massimali, è quella di cercare brillantezza e conviene gestire lo stato di forma con gare piuttosto che sprecarlo con allenamenti massacranti. Le gare non devono essere comunque troppo ravvicinate.

Nello stato di scarsa forma occorre distinguere se si è stanchi (nel qual caso conviene riposare con allenamenti blandi e psicologicamente poco impegnativi) o se si è poco allenati (nel qual caso si può incrementare gradatamente il carico di lavoro).

È ovvio che sui stati di forma incidono altri fattori come il peso, il clima, le motivazioni agonistiche ecc., non solo la quantità e la qualità degli allenamenti.

Queste mie considerazioni sul carico e scarico dagli allenamenti vogliono essere solo un mini contributo all’argomento.

Certo che il fenomeno Catalano Kilian Jornet Burgada al momento sembra inimitabile, un corridore stratosferico, ogni volta che ho il piacere di incontrarlo mi sembra di osservare un extra terrestre, chiamarlo un corridore del cielo è quasi riduttivo sarebbe piu appropriato chiamarlo “missile del cielo”! Ho preso in esame le classifiche della skymarathon di Zegama, con gli spettacolari tempi di Burgada. Nel 2007 Kilian ha corso in 3h56’59”, nel 2008 in 3h59’33”, nel 2010 3h56’30”, nel 2011 3h57’39”, nel 2012 3h56’04”. Correre a Zegama è molto stressante e difficile perché, un anno si può trovare un clima invernale e l’anno seguente si può trovare un clima estivo, poi Zegama è una della gare di montagna piu famose al mondo, è sempre prova World Series ISF; quindi Burgada ha corso 5 edizioni con uno scarto di 3’29”, prestazioni ad orologio svizzero, ottenute ad un mese di distanza dalla fine della stagione scialpinistica, per lui lunga, impegnativa e piena di soddisfazioni.

  • Sono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.

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