Brutal Trail: Riccardo Borgialli e Giuditta Turini vincono la corsa nei filari di Ghemme

Di GIANCARLO COSTA ,

Brutal Trail (foto organizzazione)
Brutal Trail (foto organizzazione)

Grande successo domenica 31 gennaio 2021 a Ghemme (VC), per la seconda edizione della Brutal Trail, unica competizione svolta fra i filari di un vigneto, organizzata dall’ASD Brutal Project.
La gara, per la prima volta valevole per il campionato nazionale CSEN Winter Trail, è stata la prima del calendario di una serie di eventi di preminente interesse nazionale del Coni e anche una delle poche competizioni che è stato possibile organizzare in zona, grazie al grande impegno dei suoi organizzatori per assicurare che l’evento si svolgesse in totale sicurezza.
Il trail running si è disputato interamente fra i filari di un unico vigneto, Torraccia del Piantavigna, in collaborazione con il Comune di Ghemme.
Per la partecipazione alla competizione agonistica era necessario essere tesserati presso una società sportiva ed avere un certificato medico in corso di validità.
L’evento si è aperto di prima mattina con le iscrizioni ed è continuato fino al primo pomeriggio, regalando a tutti i partecipanti una bellissima e originale giornata all’insegna dello sport.
La gara è stata caldamente sostenuta del sindaco di Ghemme, Davide Temporelli, intervenuto all’apertura della manifestazione, il quale non ha mancato di ricordare l’importanza dello sport, anche e soprattutto in questo difficile periodo, sempre nel rispetto di tutte le norme anti-covid.

La gara era costituita da tre prove: la Brutal (40 filari), la Strong (20 filari), la Wild (10 filari) e la partenza per ogni relativa gara è stata bollinata personalmente dagli organizzatori, al fine di assicurare la distanza fra ogni atleta.
Sono stati quasi cinquecento gli intrepidi partecipanti che si sono nuovamente cimentati in questa competizione unica nel suo genere, che quest’anno assegnava il titolo nazionale di “Winter trail” messo in palio dal CSEN, Centro Sportivo Educativo Nazionale.
«Dopo molte difficoltà legate alla pandemia, finalmente siamo riusciti a ripartire garantendo il rispetto delle distanze e imponendo l’uso delle mascherine prima e dopo la gara.» afferma il triathleta Cristiano Tara, vicepresidente del team Brutal Project.
E’ una donna l’unica atleta ghemmese, Anna Donetti, che ha affrontato la prova Strong di 20 filari “up and down”. La sportiva aveva già partecipato alla prima edizione ghemmese del 2019 , allora classificandosi al terzo posto: «Sono molto felice del risultato di questa edizione – dice Donetti – ovvero l’essere riuscita a completare il difficile percorso, dato che il mio allenamento non era sufficiente per una prestazione migliore».

Riccardo Borgialli, Christian Minoggio e Giulio Ornati, sono i primi tre classificati della manche maschile Brutal, costituita da 40 filari. I riconoscimenti per i 20 filari (Strong), invece, sono stati consegnati a Mauro Bernardini primo classificato, seguito da Niccolo Biazzetti e da Stefano Luciani; per i 10 filari (Wild) ha primeggiato l’atleta inglese Robbie Britton, seguito da Nicolò Lora Moretto e da Francesco Guglielmetti.
Così parla Riccardo Borgialli vincitore maschile della prova Brutal, 17 km di impegnativi saliscendi:«È stata la gara più impegnativa e soddisfacente a cui abbia mai partecipato. Inoltre, ritornare a gareggiare e a confrontarsi con gli avversari, dopo mesi di stop forzato è stato impagabile».
Nella categoria femminile hanno ricevuto riconoscimenti per aver percorso e vinto i 40 filari (manche Brutal) Giuditta Turini prima classificata, seguita da Irene Mantica e da Natalie White. Per i 20 filari (manche Stong) Giuseppina Mattone seguita da Claudia Sottocornola e da Simina Burlacu; per i 10 filari (manche Wild) sono state premiate Francesca Canepa prima classificata, seguita da Monica Moia e a pari merito le atlete Virginia Bacchetta e Annalisa Diafferia.

«È stata una gara veramente brutal– afferma la valdostana Giuditta Turini, vincitrice della 40 filari femminile, utilizzando il gergo della gara – pensavo potesse essere noiosa come competizione, invece l’ho trovata davvero entusiasmante e motivante: il doppio senso di marcia obbligato dal filario permette di guardare negli occhi le avversarie e comprendere immediatamente se si sta guadagnando o perdendo terreno. Sono davvero molto soddisfatta e felice di aver partecipato e vinto la gara».
Un premio speciale è stato assegnato a Massimo Cavenago che ha affrontato la manche Strong con un arto artificiale.
«E’ stata per tutti una giornata di festa – affermano soddisfatti gli organizzatori Cristiano Tara, Mauro Martinoli, Alessandro Guareschi e Marco Deagostini – soprattutto svoltosi in totale sicurezza, anche se l’organizzazione è stata complessa. L’evento ha attirato atleti provenienti da regioni vicine come Lombardia, Valle D’Aosta e Liguria, ma anche da Trentino, Campania e Puglia.»
Tutti partecipanti si sono definiti entusiasti e soddisfatti grazie alla particolarità del percorso, unico in Italia, e all’impeccabile organizzazione.

Fonte Organizzazione

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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