Up and Down monte Prealba: i giri di valzer in dodici ore outdoor

Di GIANCARLO COSTA ,

Marina Plavan alla Up and Down monte Prealba
Marina Plavan alla Up and Down monte Prealba

Sei – 12 – 24 – 36, non sto dando i numeri, ma queste sono le ore di corsa che devo scegliere per fare uno dei miei primi allenamenti lunghi, questi mi serviranno nel proseguo della mia stagione agonistica. Siamo ad inizio stagione, fà freddo, le previsioni non sono positive, quindi dirottiamo le energie e cerchiamo di fare i “giri di valzer” sulla 12 ore.
Trovo accattivante il giro di gara da ripetersi ad oltranza!

Appena arrivo a Bione in valle Sabbia incontro Luca che è al comando della 36 ore ed è al suo nono giro e mi comunica che secondo lui è necessario l’uso dei bastoncini, mi informa che il percorso è ancora in ottime condizioni, mi raccomanda però di prestare attenzione, sotto la cappella, sulla parte più in quota del tracciato dove è facile scivolare. Mi armo di coraggio, finora avevo partecipato solo ad una sei ore su un percorso analogo e non ho riferimenti se la mia testa può reggere dodici ore.
Ore 10 partenza e subito scambio alcune battute con Giak e Davide che confabulano sulle stime dei giri da compiere. Partenza a “palla”; di norma il primo giro dovrebbe essere di ricognizione, quindi la prima tornata impiego meno di 1 h e 5 minuti, queste lepri al maschile mi scatenano tutta la mia vena agonistica, ma proprio tutta!

Al secondo giro, quando ormai mi sono resa conto del percorso decido di mollare, avevo i sensori nervosi che trattenevano le mie leve per favorire il raggiungimento delle fatidiche 12 ore di gara. Trascorso velocemente il secondo giro, anche i restanti sono filati via di buona lena; mi sono fermata ai ristori posti a monte, uno in cima alla salita e l'altro a metà discesa. Mentre inanellavo i giri , le ore scorrevano in modo gradevole e pian piano è arrivato l’imbrunire senza vedere un raggio di sole, il maltempo ci ha risparmiato e nonostante la nebbia e i tratti innevati in quota non mi hanno impensierito, anzi il terreno viscido mi ha fatto divertire. E dopo l’ottavo giro tutto è finito, il tempo è stato tiranno. Alle 21.30 la mia gara è finita. Sono molto soddisfatta, ho vinto la classifica femminile della 12 ore.

Però mi rimane un rimpianto, ho un'immagine nella mente che mi tormenta, su al ristoro posto in salita ho visto un grosso pezzo di gorgonzola, che ho divorato con gli occhi, ma che per paura non ho assaggiato, quest'immagine è stata la mia compagna di viaggio nel lungo ritorno a casa fatto in piena notte.

Complimenti all'organizzazione, direi perfetta con i ristori ben riforniti, e complimenti a tutti noi che ci siamo cimentati su un percorso veramente tecnico, grazie ai miei compagni di viaggio per le belle chiaccherate in queste 12 ore.

Di Marina Plavan Valetudo-Serim

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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