Amedeo Bonfanti e Maria Grazia Vilella vincono la seconda edizione della Torino -Saint Vincent

Di ALBERTO ,

sul Montjovet
sul Montjovet

Mitica, come la storia e la leggenda impongono, salendo sulle strade del Piemonte fino al cuore della Valle d'Aosta.

Amedeo Bonfanti (Runners Bergamo), 45 anni, podista di Merate Brianza (Lecco), si è aggiudicato la seconda edizione della "100 km delle Alpi – da Torino a Saint Vincent" con il tempo di 8h43’15’’. Secondo classificato un altro atleta della Runners Bergamo, Stefano Montagner, 48 anni, che ha fermato il cronometro dopo 8h45’40’’. Terzo Gennaro Piermatteo (Recastello Gazzaniga), 41 anni, con 9h21’45’’. La prima donna sul traguardo di Saint Vincent, con un eccezionale quarto posto assoluto, è stata Maria Grazia Vilella, 44 anni, dell’Asd Asa Detur Napoli, con 9h23’13’’.

Parla Bonfanti: "Sono molto contento, non mi aspettavo un risultato del genere. Ringrazio i volontari che mi hanno sostenuto lungo il percorso correndo al mio fianco: senza il loro aiuto la salita finale del Montjovet sarebbe stata ancora più dura".

Resiste dunque il record di Alessandro Rastello della Sport City - Base Running di Torino, vincitore nel 2009 in 7h27’42’’. E’ stata rinnovata la tradizione di una corsa eroica, un’ultramaratona storica attraverso 20 comuni piemontesi e valdostani, con due salite davvero impegnative: la prima nei pressi di Alice; la seconda, a Montjovet, a pochissimi chilometri dal traguardo situato nel pieno centro di Saint Vincent. Il tempo limite è di 20 ore (molti corridori arriveranno a notte inoltrata).

Circa 100 audaci atleti alla partenza di stamani, alle ore 10 presso Via San Benigno, nel cuore della Circoscrizione 6 a Torino. Tra di loro anche due torinesi a caccia di un’impresa da Guinness dei Primati: Enzo Caporaso, già noto per le sue 51 maratone corse in altrettanti giorni nel 2008, alle prese con la sua settima 100 km in sette giorni consecutivi (le sue prime sei ultramaratone al Parco Ruffini, sotto l’attento sguardo dei giudici Fidal); l’altro podista a caccia del record è Francesco Arone, impegnato a coprire la distanza a piedi nudi, entro il tempo massimo di 12 ore imposto dalla Guinness World Record (nuova categoria: fastest ultramarathon barefoot, l’ultramaratona più veloce corsa a piedi nudi). Un centinaio di podisti, invece, ha animato la "staffetta dei comuni": in dieci dei venti paesi attraversati dall’ultramaratona si è disputata una corsa nella corsa, una staffetta di 100 km, 10 per ognuno dei 10 concorrenti.

La corsa. I due podisti della Runners Bergamo Amedeo Bonfanti e Stefano Montagner hanno preso il comando fin dalle prime battute. Poi, intorno al km 15, la coppia di testa è stata raggiunta da Gennaro Piermatteo. Sulla salita di Agliè Bonfanti ha fatto la selezione, distanziando i due inseguitori. Il leader della corsa è approdato al 42° km dopo 3h15’50’’. La prima donna al passaggio della maratona è stata Maria Grazia Vilella, dell’Asd Asa Detur Napoli, con 3h38’15’’

Nelle fasi successive il ritmo di gara è calato sensibilmente, complici i violenti acquazzoni che si sono abbattuti sul gruppetto di testa intorno al km 50, nei pressi di Alice Superiore. Molti podisti, per evitare la pioggia torrenziale, si sono rifugiati nelle strutture incontrate lungo la strada statale. A 20 km dall’arrivo di Saint Vincent un uomo solo al comando, Amedeo Bonfanti, seguito da Stefano Montagner distanziato di 5’, mentre Gennaro Piermatteo è andato in crisi perdendo contatto con la testa della corsa. Le posizioni sono rimaste invariate anche dopo la temibile salita del Montjovet, fino al traguardo di Saint Vincent.

Domani mattina (ore 11) la premiazione in Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, a Saint Vincent, alla presenza delle autorità locali e del presidente della Fidal della Valle d’Aosta Eddy Ottoz, ex gloria degli ostacoli azzurri.

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