AlpFrontTrail: da Grado al Passo dello Stelvio in memoria della Guerra Bianca

Di GIANCARLO COSTA ,

AlpFrontDay (foto Philipp Reiter)
AlpFrontDay (foto Philipp Reiter)

L’AlpFrontTrail ha preso il via martedì con la prima tappa da Grado al Rifugio Solarie. Nei prossimi otto giorni i dieci campioni di trail running provenienti dall’Alto Adige, dal resto d’Italia, dall’Austria e dalla Germania percorreranno circa 840 chilometri con un dislivello di 58.000 metri lungo il fronte della Prima guerra mondiale, arrivando infine al Passo dello Stelvio, dove raggiungeranno il traguardo di questo trail sulle tracce della Guerra bianca.

Come nel 1915, quando – soli tre giorni dopo l’entrata in guerra dell’Italia – le navi da guerra italiane entrarono a Grado e i soldati issarono la bandiera, martedì Daniel Jung, Eva Sperger, Jakob Hermann, Martina Valmassoi, Hannes Perkmann, Marco De Gasperi, Ina Forchthammer, Hannes Namberger, Tom Wagner e l’olimpionica del biathlon Laura Dahlmeier hanno iniziato l’avventura dell’AlpFrontTrail per mare. Da Grado le atlete e gli atleti, assieme al team organizzatore si sono portati sulla terraferma. Perkmann e Hermann sono stati i runner che hanno intrapreso la prima frazione della corsa lungo il confine. Il duo ha proseguito per Aquileia e Palmanova. Quest’ultima, costruita alla fine del XVI secolo come “città fortezza ideale” ha mantenuto la tipica pianta a stella fino ai giorni nostri. Durante la Prima guerra mondiale Palmanova fu la principale base italiana per le battaglie dell’Isonzo.

Namberger e Jung hanno corso la seconda frazione della tappa iniziale e si sono avvicinati infaticabilmente al confine odierno tra Italia e Slovenia, prima di passare il testimone al terzetto composto da Dahlmeier, Sperger e Valmassoi. Wagner e De Gasperi hanno percorso invece la parte finale della tappa di 88,7 chilometri per un dislivello di 1915 metri, passando anche per il Museo all'aperto del Kolovrat, un altro scenario delle battaglie dell’Isonzo.

Conoscere la storia per capire l’oggi

“Corriamo lungo i confini attuali, dove vivono almeno dieci minoranze – come i friulani, gli sloveni, le isole linguistiche tedesche, i ladini altoatesini. È molto interessante vedere come siano avvenute delle cose diverse in questi territori. In Carinzia il 10 ottobre 1920 si tenne un referendum. La popolazione poté decidere autonomamente se aderire al Regno dei serbi, croati e sloveni o rimanere in Austria. Lo stesso giorno ci fu l’annessione dell’Alto Adige, senza referendum. Bisogna conoscere queste storie per comprendere come vengono tutelate oggi le minoranze”, ha affermato Günther Rautz, Direttore dell’Istituto sui diritti delle minoranze di EURAC Research.

L’AlpFrontTrail proseguirà mercoledì con la seconda tappa che porterà gli atleti da Cepletischis al traguardo a Dogna, passando per Stuppizza, Passo Tanamea, Rio Ronc e Sella Nevea. Lunga 115,1 chilometri per 9041 metri d’altitudine, questa è una delle tappe regine della corsa sul confine. L’AlpFrontTrail, nato da un’idea di Philipp Reiter (Bad Reichenhall) e Harald Wisthaler (San Candido), è sostenuto con impegno da partner, tra i quali Suunto e 3 Zinnen Dolomites. Sui social media l’AlpFrontTrail può essere seguito live sui canali di Suunto.

Ulteriori informazioni: www.alpfronttrail.com

Fonte hkmedia

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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