A LARGER E BARONCHELLI LA STAVA SKY RACE

Di ALBERTO ,

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Paolo Larger e Pierangela Baronchelli: due skyrunners in formato tricolore, a toccare il cielo con un dito. Sono un trentino ed una bergamasca i vincitori della terza edizione della Stava Sky Race, gara organizzata dall’Unione Sportiva Cornacci Tesero, valevole per il secondo anno consecutivo ai fini della classifica del campionato italiano di skyrunning,del quale la gara della Val di Fiemme (in Trentino) era la prova d’apertura.

Una corsa che ha visto al via oltre 150 “corridori del cielo”, a partire da Tesero prima di affrontare i 21,5 km del percorso ed i 2125 metri di dislivello positivo (dunque di sole salite) e tagliare quindi il traguardo di Stava. Da affrontare, le alte vette dolomitiche del Monte Cornon (2189 metri) e del Monte Agnello, punto più alto con i suoi 2358 metri. Un tracciato spiccatamente tecnico, con salite taglia gambe e discese marcatamente tecniche, che hanno esaltato le caratteristiche dei due vincitori.

Vincitori in solitaria, per quella che è stata una lunga cavalcata trionfale: entrambi i record, sia maschile che femminile, sono stati letteralmente polverizzati: senza ombra di dubbio è stata un’edizione memorabile dal punto di vista dello spettacolo e della qualità dei concorrenti.

Ed è stata vittoria doppia per il fiemmese Paolo Larger, boscaiolo di Castello di Fiemme che, dopo la vittoria del 2006 ed il secondo posto dell’anno passato, è riuscito nell’impresa di concedersi il bis, con tanto di primato (prima apparteneva a Fulvio Dapit, al successo nel 2007 con il tempo di 2h12’28”). Per Larger, specialista delle discipline di fatica (vanta ottimi risultati anche nello sci di fondo), c’è invece un incredibile 2h10’35”. Record abbassato di quasi 2’.

Una corsa solitaria la sua, dopo che, nelle battute iniziali, era stato l’ex campione del mondo Antonio Molinari a tentare l’allungo sulla prima salita del Monte Cornon. Niente da fare, però, per lui, incapace di trovare il giusto passo sulle ripide salite su roccia e radici, non riuscendo così a sfruttare a pieno la propria azione (sfrutterà l’occasione per un buon allenamento, correndo a fianco del collega Pio Tomaselli). Problemi che incontrerà anche l’altro ex campione del mondo, il forestale Lucio Fregona, anch’egli incappato in una giornata no (finirà nono).

In vetta al Cornon, dunque, le posizioni vanno già a delinearsi, con Larger ancora tallonato dall’italo-russo Mikhail Mamleev, grande specialista dell’orienteering (disciplina nella quale si è laureato campione europeo nel 2002, nonché vincitore della Coppa del Mondo di due anni fa). Poco più indietro, invece, c’era il sappadino Matteo Piller Hoffer, seguito da un gruppetto con i trentini Segatta, Pintarelli e Miori e il bergamasco Semperboni.

Larger e Mamleev proseguiranno insieme fino a metà della salita che conduceva gli skyrunners ai 2358 metri del Monte Agnello, allor quando il “padrone di casa”, con una bella progressione, lasciava sul posto Mamleev.

La situazione rimarrà quella fin sotto lo striscione d’arrivo, con Larger a tagliare il traguardo con l’incredibile tempo di 2h10’35” (“dopo questo risultato la mia carriera potrebbe anche terminare qui” commenterà a caldo il vincitore), oltre 1’30” prima di Mamleev, secondo ed anch’egli con un tempo migliore rispetto al record di un anno fa (2h12’11”). Terzo il bellunese Piller Hoffer in 2h14’02”, quarto il bergamasco Semperboni, a precedere la coppia trentina formata da Federico Segatta e Luca Miori.

Cavalcata trionfale al maschile, stessa musica al femminile, dove è stata la vice campionessa europea Pierangela Baronchelli a fare la voce grossa. La bergamasca, infatti, forte dell’argento continentale conquistato nella spagnola Zegama di recente (dietro alla sola francese Corinne Favre), ha optato per una tattica tutta d’attacco, che l’ha portata al nuovo record della gara (2h41’10”, battuto di quasi 8’ il tempo della Gilardi del 2007, 2h49’37”). Niente da fare, dunque, per la vincitrice della passata edizione, Daniela Gilardi, incappata nella classica giornata no e alla fine costretta ad accontentarsi di un quarto posto. Contro la Baronchelli di oggi, comunque, c’era ben poco da fare.

Seconda, un'altra bergamasca, Carolina Tiraboschi, settima a Stava un anno fa e 13.a classificata agli Europei di Zegama. Per l’altoatesina Annemarie Gross, seconda un anno fa, un altro bel podio (è terza), tra l’altro davanti alla Gilardi, atleta che un anno fa l’aveva battuta.

La Stava Sky Race, dunque, si conferma gara per campioni veri, che quest’anno hanno onorato al meglio la corsa con un doppio record. Soddisfatti gli oltre 150 atleti in gara, così come gli organizzatori dell’US Cornacci Tesero, confermatisi ai vertici dello skyrunning nazionale.

Classifica maschile:

1) Larger Paolo (GS Hartmann) 2.10.35; 2) Mamleev Mikhail (Atletica Brugnera) 2.12.11; 3) Piller Hoffer Matteo (US Aldo Moro Paluzza) 2.14.02; 4) Semperboni Michele (Valetudo Skyrunning) 2.14.20; 5) Segatta Federico (Cavit Trento) 2.14.43; 6) Miori Luca (Valle dei Laghi) 2.15.41; 7) Tacchini Giovanni (Team Valtellina) 2.17.37; 8) Pintarelli Gil (Triathlon Trentino) 2.17.38; 9) Fregona Lucio (CS Forestale) 2.18.05; 10) Simoni Cristiano (US Primiero) 2.21.01

 femminile:

1) Baronchelli Pierangela (Valetudo Skyrunning) 2.41.10; 2) Tiraboschi Carolina (Valetudo Skyrunning) 2.55.45; 3) Gross Annemarie (Fidal) 2.56.28; 4) Gilardi Daniela (Atletica Sev Valmadrera) 2.57.56; 5) Scola Nadia (Bela Ladinia) 3.00.54; 6) Mazzucchelli Paola (Valetudo Skyrunning) 3.12.12; 7) Badano Francesca (Atletica Trento) 3.21.30; 8) Romanin Paola (US Alto Moro Paluzza) 3.24.55; 9) Biondi Chiara (GSA Pollone) 3.25.45; 10) Bastesin Alessandra (Altitude) 3.26.24

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