5000 e 10000 ai Campionati Italiani di Torino

Di GIANCARLO COSTA ,

Valeria Straneo.jpg (foto biellaedintorni.it)
Valeria Straneo.jpg (foto biellaedintorni.it)

5000 e 10000 metri nello stadio “Primo Nebiolo” del parco Ruffini a Torino, in occasione dei Campionati Italiani di Atletica Leggera, fotografano lo stato dell’arte del mezzofondo italiano. Fotografia un po’ sbiadita se pensiamo ai fasti dell’Italia che corre negli anni 80-90, che dettava legge in campo Europeo e in qualche caso Mondiale, con Alberto Cova, Stefano Mei, Salvatore Antibo e Francesco Panetta. Ma è inutile ricordarsi dei fasti del passato ed è bene pensare a sviluppare un futuro accettabile, soprattutto per la grande popolarità che la corsa sta conoscendo negli ultimi anni, diventato ormai uno sport di massa e “trendy”.

Cominciamo dai 10000 maschili, solo in sei al traguardo e titolo a Domenico Ricatti dell’Aeronautica Militare in 29’51”. Gara tattica, dove non contava il tempo, è vero, ma risultato che se accostato al record italiano di Salvatore Antibo di 27’16” del 1989, la dice lunga sullo stato del nostro mezzofondo, capace di scatenarsi nelle gare su strada a ingaggio, me carente in pista al momento di affrontare gli assi africani, sia nei meeting che dove contano le medaglie. In questo caso medaglia d’argento a Francesco Bona in 29’57” e medaglia di bronzo a Riccardo Sterni, già protagonista del duathlon e della corsa in montagna, ora passato al CS Esercito e quindi assiduo frequentatore della pista.

Il 10000 femminile ha visto protagonista il duo del Runner Team 99 di Volpiano, Nadia Ejjafini e Valeria Straneo, con la seconda a tirare quasi tutta la gara e subire il cambio di ritmo della Ejjafini nel giro finale. Qui il suo tempo di 32’28” non sfigura troppo con il record Italiano di Maura Viceconte di 31’05” del 2000, come non sfigura la grande prestazione di Valeria Straneo, seconda in 32’35”, protagonista in montagna con la vittoria tricolore a staffetta ad Arco un mese fa e soprattutto in quasi tutte le corse su strada che affronta su diverse distanze (tra l’altro collaboratrice occasionale del nostro sito). Bronzo per Federica Dal Ri in 33’40”, doppiata prima dell’arrivo dalla Ejjafini.

Passando ai 5000 la situazione migliora un po’, visto che scendono in pista in campo maschile due ottimi talenti del mezzofondo azzurro Stefano la Rosa dei Carabinieri che s’aggiudica il titolo con una decisa volata finale in 14’02”, su Daniele Meucci (bronzo agli ultimi Europei di Barcellona sui 10000) argento in 14’03” e bronzo per Kaddour Slimani in 14’03”60c. Il record Italiano di Antibo, 13’05” del 1990 non corre comunque rischi a breve termine.

Nei 5000 femminili gara tattica fino al giro finale, quando Silvia Weissteiner della Forestale cambia marcia e s’invola verso il titolo tricolore in 15’48” (qui il record appartiene ancora alla valdostana Roberta Brunet in 14’44” stabilito nel 1996), argento alla biellese Elena Romagnolo in 15’54” e bronzo per Rosaria Console, specialista delle maratone, in 16’13”.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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